Assurde cronache dell’apocalisse – di Carlotta Pollini

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Assurde cronache dell’apocalisse

di Carlotta Pollini

Inspired Digital Publishing

Dal sito dell’editore

E se una mattina ti svegliassi e realizzassi di essere morto? Come reagiresti? Isacco si risveglia in un obitorio e, dopo aver derubato il medico che stava per effettuare l’autopsia, scappa. Privo di qualsiasi ricordo e scarsamente dotato di una certa moralità, per le strade di Firenze incontra un ragazzo disposto ad aiutarlo: gli offre ospitalità e un porto sicuro. E quando Isacco gli rivela la sua vera natura di morto vivente, il coinquilino, affatto sconvolto, lo accompagna da Camilla, la sensitiva più potente di tutta l’Europa.

Finisce per diventare lo zombie assistente della medium instaurando un rapporto basato su acidi gastrici mortali e minacce di motoseghe. I loro destini sembrano intrecciarsi sempre più tra bizzarri incontri con vecchie medium pazze, incarichi di disinfestazione spirituale e fantasmi da guardia. Mentre alle loro spalle si delinea il profilo di un uomo calvo che sta per scatenare un’apocalisse di riti voodoo… forse…

Recensione

La storia inizia con Isacco che si risveglia. Morto.

“Restai immobile per qualche minuto, senza respirare, completamente immobile. Non sapevo dove andare, ero morto e solo, decisamente una giornata di merda.”

Non ricorda nulla del suo passato, a mala pena sa come si chiama. Si risveglia all’obitorio, mentre l’anatomopatologo sta per inciderlo e procedere con l’autopsia. Inizia a vagare per Firenze, preoccupato di marcire e perdere pezzi di corpo, e si imbatte in Alessandro che gli offre ospitalità. Non sembra avere problemi con la sua condizione di morto vivente, a parte lo stupore di poter usare ancora il cervello invece di vagare inconsapevole di ciò che lo circonda, come nella tradizione zombie. Alessandro gli presenta una sia amica sensitiva la quale aiuterà Isacco a dare un senso alla sua condizione.

Il libro è ben scritto, fluido, a tratti strappa un sorriso. Non si prende mai troppo sul serio, e questo è un bene. La storia scivola via fluida, senza pretese. In realtà non assistiamo all’apocalisse, bensì ai giorni immediatamente precedenti.

Sebbene si rifaccia alla letteratura in merito e a film e serie televisive, ha il pregio di non scimmiottarle e di aver trovato una propria voce. Lo zombie è a tratti simpatico e a tratti irritante, e gli altri personaggi sono spesso un po’ sopra le righe.

Nel complesso è un libro ben scritto e piacevole, della lunghezza giusta per passare un pomeriggio in buona compagnia di morti viventi, fantasmi, spiriti e sensitive.

Daniela