E se… – di Eliana Ciccopiedi

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E se…

di Eliana Ciccopiedi
ed. Lettere Animate
Elena è un architetto mancato che organizza matrimoni. L’architettura non paga al giorno d’oggi, e lei si è riciclata nel mestiere della wedding planner, che va per la maggiore. In realtà, non crede nel matrimonio. Ma sta con la stessa persona da dieci anni. La storia si apre con lei che assiste ad un musical di grande successo.
Recensione
La storia si incentra sull’incontro che la protagonista, Elena, avrà, in modo del tutto casuale, con il suo idolo, Leonardo, l’attore che l’ha ammaliata sin dalla prima apparizione diventando l’oggetto dei suoi sogni.
Il dialogo che si svolge tra due personaggi dei nostri giorni – lei wedding planner per caso, lui attore affermato – è improntato su un linguaggio moderno e racconta come la ragazza sia rimasta vincolata alle storie d’amore lette e viste sin dalla sua infanzia, in particolare a quella raccontata da Mitchell in “Via col vento” e ambientata in un contesto di lotte, intrighi e tradimenti in un’epoca lontana, eppure sempre attuale, ma anche di quelle raccontate nelle favole.
Nel suo pragmatismo cerca di guardare la vita dei protagonisti dei suoi romanzi oltre la storia narrata dagli autori, storia che, il più delle volte, si ferma al consacramento finale del rapporto.
« Io adoro le fiabe, ma se potessimo vedere quello che succede dopo il Per sempre felici e contenti, secondo me vedremmo Biancaneve con sei figli e incinta del settimo, grassa e delusa che il principe passi tutto il suo tempo in qualche dubbia locanda anziché occuparsi del suo regno che sta andando a rotoli.
… Io sono una che guarda tutte le commedie e si emoziona sul finale, davvero. Solo che so che c’è anche quello che segue il finale. C’è sempre un dopo. E non è mai bello come il prima.» 
Questa due frasi, più di altre, forniscono un quadro della sua filosofia in fatto d’amore e del rapporto che si instaura dopo il matrimonio.
Deridendo questo suo cinismo, più che scetticismo, Leonardo le dice
« Non ti piace bere, ma non perché sei astemia o salutista. Non bevi perché non ti piace il sapore. Non credi nel matrimonio, ma organizzi matrimoni. E sei fidanzata da dieci anni, e non tutti ci arrivano, neanche i matrimoni. Collezioni Barbie. Ti piacciono favole e film Disney, ma non credi nei principi azzurri. Sei architetto, ma non fai l’architetto… »
La protagonista non si rende conto di quanto forte sia il suo desiderio di provare sulla propria pelle le stesse sensazioni sperimentate dalle eroine delle favole che denigra, e da questo incontro casuale riesce a fare scaturire un rapporto che si prolunga facendo scoprire ai due un’affinità e un’umanità sconosciute che l’autrice riesce a giostrare sapientemente attraverso un dialogo incessante fatto di conoscenze e scoperte reciproche che sfocia in un rapporto dai contorni delicati che fanno desiderare al lettore di potere un giorno provare le stesse emozioni dei due protagonisti.
L’intima e inconfessata voglia di Elena di vivere le  storie ed esperienze vissute dalle principesse delle favole, si manifesta in tutta la sua evidenza quando, scoperta la fine della sua decennale relazione con il partner, cerca consolazione in rapporti effimeri che, tuttavia, finiscono per svelarle la vera natura dei sentimenti provati.
Una favola dei giorni nostri raccontata con garbo, ma non posso concludere il mio giudizio senza fare il più fermo rimprovero all’autrice, quello di rivelare, in chiusura, di avere voluto dedicare il racconto alle donne. Facendo ciò, non si è resa conto di fare un torto agli uomini ritenendoli incapaci di provare le sensazioni che ha saputo trasmettere.
Alfredo

Una risposta a “E se… – di Eliana Ciccopiedi”

  1. Grazie Alfredo per la recensione, mi fa davvero piacere che tu, uomo, abbia letto e apprezzato il mio romanzo. Il mio riferimento alle donne è puramente legato al target del romanzo, che essendo un rosa viene solitamente più apprezzato dal sesso femminile. Un altro uomo che lo ha letto ha criticato non pochi aspetti di Elena, a partire dalla sua idea di fedeltà, secondo lui effimera, per finire con l’amicizia tra uomo e donna che secondo lui non esiste, e tanto altro in mezzo, compresa una certa notte… Insomma, lui purtroppo ha confermato il cliché, che invece avrei voluto vedere smentito. È bello realizzare come tu abbia letto in Elena degli aspetti che forse neanche le donne stesse hanno letto. E lo apprezzo molto, davvero. Ti ringrazio per essere diventato l’eccezione che conferma la regola! E mi piace pensare che a Leonardo il mio romanzo sarebbe piaciuto, lui lo avrebbe capito e apprezzato…

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