Io prima di te, di Jojo Mojes

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IO PRIMA DI TE

di Jojo Moyes

dal sito dell’editore

A ventisei anni, Louisa Clark sa tante cose. Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell’autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione. A trentacinque anni, Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé un’esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti. E nessuno dei due sa che sta per cambiare l’altro per sempre. “Io prima di te” è la storia di un incontro. L’incontro fra una ragazza che ha scelto di vivere in un mondo piccolo, sicuro, senza sorprese e senza rischi, e un uomo che ha conosciuto il successo, la ricchezza e la felicità, e all’improvviso li ha visti dissolversi, ritrovandosi inchiodato su una sedia a rotelle. Due persone profondamente diverse, che imparano a conoscersi senza però rinunciare a se stesse, insegnando l’una all’altra a mettersi in gioco.

Recensione

***** ATTENZIONE SPOILER *****

Ok, forse non sarà veramente uno spoiler, visto che credo che la maggior parte di voi già conosca la storia e sappia come va a finire.

Devo premettere che probabilmente non avrei mai letto il libro, nonostante sia in cima alle classifiche da mesi, se non me lo avessero offerto da leggere e non fosse stato in uscita il film.

Dunque, lei è una ragazza di 26 anni, goffa, tanto per cambiare, povera, con una famiglia allargata (nonno e sorella con prole vivono a casa loro), confinata in un bugigattolo per lasciar posto alla sorella minore che è sempre stata considerata il genio di famiglia, anche se questa tanto sbandierata intelligenza non l’ha aiutata a evitare una gravidanza indesiderata da uno sconosciuto. In sostanza, la protagonista è un po’ una sfigata, che lavora in un bar, ma viene licenziata dall’oggi al domani perché il bar chiude i battenti. Non ha titoli di studio, non ha esperienza, non ha capacità. Però ha fortuna: le capita un lavoro molto ben retribuito. Dovrà fare da dama di compagnia a un ragazzo tetraplegico. Ricco, molto ricco. E bello, molto bello, da togliere il fiato.

L’autrice non lo dice, ma grazie alle parole della madre, il lettore capisce subito che lei è lì per assicurarsi che lui non ritenti il suicidio. E difatti dopo circa 150 pagine lo scopre anche la protagonista, Lou, che non è molto sveglia a capire certe indicazioni. Il ragazzo, Will, ha deciso di dare alla madre 6 mesi di tempo, di vivere ancora 6 mesi, dopodiché basta: volo in Svizzera e morte serena.

La protagonista: “Me ne vado, non posso lavorare qui”, dopo due pagine: “Sì ok, va bene, resto”.

Che cosa potrà mai succedere? Che lui guarisce? Ovviamente no, ci viene detto subito che non ci sono speranze. E allora? Forse diventeranno solo amici senza attrazione? Non vorrai mica che si innamorino perdutamente!

E invece sì, ‘a sorpresa’ la storia si svolge proprio così. Lei si innamora di lui, lui di lei. Passano momenti bellissimi, dolci, teneri e romantici. Lei spera e crede di essere la ragione per cui lui rinuncerà al suicidio assistito. Ovviamente no. Lui le dirà che la ama, che lei è la cosa più bella che gli sia capitata dopo l’incidente che l’ha reso tetraplegico, che è la sola ragione per cui al mattino riesce ancora a svegliarsi, eccetera eccetera. Però non è abbastanza. Lei non è la vita che lui vuole e non intende rinunciare ai suoi programmi. E così lui muore, lei piange (e forse anche il lettore), però lei adesso è molto ricca. Può anche iscriversi all’università e fare quello che le pare.

Il libro è scritto indubbiamente bene, la storia scorre e certe scene sono carine. Emoziona, fa sorridere, fa piangere. Però non è una sorpresa. Lei è una ragazzina goffa, chiusa in se stessa che non è mai andata a più di 10 km da casa sua; lui è un gran figo, bastardo e irritante, ricco, irresistibile. Ha vissuto e visitato il mondo. Due opposti che inizialmente si respingono e poi si attraggono irrimediabilmente. Un amore a termine.

Da leggere per passare del tempo in maniera piacevole, senza grandi aspettative.

Se deciderò di vedere il film, sarà solo per lui.

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Daniela