La stagione del ritorno, di Angela Di Bartolo

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La stagione del ritorno

di Angela Di Bartolo

Runa Editrice

Quarta di copertina (dal sito dell’editore)

Nelle Terre d’Oriente si verificano strani delitti. Savìla e Lirian se ne addossano a vicenda la colpa. Diffidenza e sospetto si spargono come un veleno, dopo secoli di pace si torna a parlare di guerra. Pochi sanno che è un altro, il nemico: un’ombra maligna che penetra le menti degli uomini, che fa leva sul loro orgoglio per asservirli, per spingere i popoli a uno scontro totale.
E la guerra esploderà, feroce fino alla barbarie, coinvolgendo tutte le Terre d’Oriente. L’unica speranza è un fiore d’argento, un talismano che solo un uomo potrà ritrovare.
Sarà un cammino sull’orlo dell’abisso, un arduo viaggio per luoghi remoti ma anche all’interno di sé, a confronto coi propri demoni in una lotta dall’esito mai scontato.
La Stagione del Ritorno è la storia di una discesa all’inferno e di una faticosa risalita, in un difficile percorso di maturazione di individui e popoli verso un nuovo equilibrio.
Universo fantastico e realistico insieme, quello de “La Stagione del Ritorno” è un mondo dai tratti rinascimentali e mediterranei dove re e contadini, servitori e maghi si muovono tra intrighi di corte e incantesimi, creature del male e battaglie, eroismo e tradimento.
Una storia a più voci narrata con una sensibilità moderna, attenta alle dinamiche interiori e interpersonali, agli interrogativi etici, ai conflitti, ai simboli.
Un fantasy non convenzionale rivolto a lettori che amino immergersi in mondi complessi, lettori in cerca non solo di evasione, ma anche di stimoli di riflessione sui grandi temi dell’esistenza umana.

 

Recensione

Non la vedi tu, Kentos, l’Ombra che pesa su di noi, non la senti dentro di te, nel tuo cuore, nella tua mente, che ti opprime, che ti rode, che ti toglie la pace?

In questo libro ci sono tutti gli ingredienti dei fantasy classici: l’eterna lotta tra il Bene e il Male, ragazzi chiamati a salvare il mondo, una forte amicizia messa a dura prova, complotti, re buoni e altri meno, sacrificio e un Mago misterioso che ha un’età indefinibile e che conosce moltissime cose, ma non tutto. Può aiutare i protagonisti, ma solo fino a un certo punto.

L’autrice lo dichiara apertamente di dovere molto a Tolkien, e direi anche ad altri autori, il che, in questo caso è un bene, perché dimostra di aver letto e fatti propri alcuni grandi classici della letteratura, raccontando però una storia sua, molto bella, ben scritta e raccontata.

Anche il prologo, un libro ritrovato che narra vicende lontane…

La storia principale si compone di più storie che s’intrecciano, e al suo interno ve ne sono altre, come quella di Janis, che mi è piaciuta particolarmente. C’è un re buono, combattuto tra il bene del proprio paese e salvare la vita a un innocente. La sua scelta avrà ripercussioni ben più grandi di quello che sposa immaginare. C’è un po’ di magia, ma non troppa, quel che basta che creare un’atmosfera magica e misteriosa, senza abusarne.

La Di Bartolo scrive in una prosa semplice, ma ricercata e adatta al contesto, il che non è facile ed è sinceramente difficile da ritrovare in questo genere di libri. Riesce a descrivere le atmosfere con poche parole, e il romanzo, ricco di dialoghi e azione, tiene il lettore attaccato alle pagine, nonostante la lunghezza, con la voglia di scoprire che cosa succederà ai protagonisti. Riusciranno veramente a sconfigger il Male? E a coronare i loro sogni? E la loro amicizia, resisterà alle prove o soccomberà?

Questo libro mi è piaciuto molto, l’ho divorato nonostante la lunghezza e ne sono rimasta piacevolmente stupita. L’autrice è riuscita a dosare bene gli elementi, senza strafare, mantenendo il ritmo e l’attenzione di chi legge. Ho apprezzato molto quelle poche digressioni, alcune figure più di altre (il re buono, il ragazzo buono che deve lottare col Male) e credo che con onestà abbia saputo attingere ai grandi della letteratura, non solo di questo genere, senza la pretesa di raccontare qualcosa di nuovo, il che le ha permesso di raccontare la sua storia, a modo suo.

Una lettura molto piacevole.

Daniela