Le terre dei dormienti – di Laura Taibi

taibi

Le terre dei dormienti

di Laura Taibi

Nulla Die edizioni

Dal sito dell’editore

Jasper Stone è un ragazzo londinese come tanti. L’estate è alle porte quando il suo mondo viene sconvolto dall’arrivo di Eilise, una ragazza dai capelli rossi che irrompe nella sua vita e gli intima di svegliarsi mentre enormi mostri ragneschi appaiono in città, e una strana gemma con il potere di evocare una spada compare magicamente sul suo petto. Da lì in poi la vita di Jasper cambierà radicalmente: trasportato in un luogo chiamato “la collina” dove altri ragazzi tentano di sopravvivere, dovrà fronteggiare nemici potenti, affrontare la terribile Foresta dell’Incubo e scoprire il segreto che si cela dietro quel luogo.

Laura Taibi, nata e cresciuta in Sicilia, ha da sempre dimostrato un certo slancio artistico e creativo, scrivendo poesie fin dalla più tenera età e frequentando l’Accademia di Belle Arti di Palermo.

Trasferitasi in Inghilterra stabilmente, ha scoperto la sua passione per la scrittura e, per la prima volta, mostra al pubblico il suo romanzo urban fantasy d’esordio.

Recensione

Jasper si ritrova sulla “collina” insieme ad altri ragazzi tutti della sua età. La sua vita è già cambiata, anche se lui non ha idea di quanto, come o perché ciò sia avvenuto. A seguito della morte di una ragazza, decide di lasciare la collina e tornare alla sua vita. Non sarà così semplice. Con l’aiuto di Eilise e di un po’ di fortuna, compirà il suo viaggio.

L’esordio di Laura Taibi è un fantasy ambientato quasi tutto in un mondo immaginario, abitato da creature orribili e in cui le regole non sono chiare né conosciute. La foresta ha vita propria e decide il percorso che i due giovani dovranno compiere. Sulla loro strada troveranno prove da superare, e questo li renderà più forti e più maturi. Più consapevoli di se stessi, delle proprie capacità e dei propri limiti.

Il libro è ben scritto e si legge con piacere. La prosa è fluida, le descrizioni precise quel che basta per dare un’idea sia dei personaggi, sia degli ambienti. Mi dispiace che un’autrice italiana, benché residente a Londra, abbia scelto di ambientare il proprio romanzo in terra straniera. Preferisco quando le radici sono nel Belpaese, se non vi sono evidenti ragioni che costringano l’ambientazione all’estero, trovo che aiutino l’immedesimazione. Invece personaggi stranieri, con nomi stranieri e cultura straniera, senza una reale motivazione, mi lasciano sempre un po’ perplessa. A meno che, ovviamente, l’autore non sia straniero.

Ciò detto, il libro mi è piaciuto. L’ho trovato originale nella trama e nei personaggi; ho molto apprezzato alcuni dettagli e scene, che non rivelo per non rovinare la sorpresa, in cui l’autrice, con poche parole e poche azioni, è riuscita a dire molto dei protagonisti, del loro essere, del loro rapportarsi con gli altri e dei concetti di amore, lealtà e amicizia. Amicizia che, come in tutti i fantasy che si rispettino, è presente in tutto il libro, anzi, è una dei protagonisti.

Daniela