“Pensiero Madre” a cura di Federica De Paolis (Neo Edizioni)

Pensiero Madre di Federica De Paolis - Neo Edizioni
Pensiero Madre di Federica De Paolis – Neo Edizioni

“Pensiero Madre” a cura di Federica De Paolis (Neo Edizioni)

Pensiero Madre non è una sola voce, è un concerto di voci che si uniscono mantenendo sempre ciascuna il proprio timbro ben distinto. Al suo interno riconosciamo Simona Sparaco, Gaia Manzini, Gilda Policastro, Gaja Cenciarelli, Veronica Raimo, Chiara Valerio, Melissa Panarello, Caterina Bonvicini e molte, molte altre bellissime menti.

Ciascuna di loro, coordinate eppure singolari, mette a nudo il pensiero, raccontando o raccontandosi, ma non è importante sapere se si tratta di autobiografia o testo di finzione.

Ruota tutto attorno a un tema, il corpo di donna, la maternità, dalla gravidanza alla crescita dei figli, a volte desiderati, a volte meno. Ci sono padri assenti, corsie di ospedali, occasioni a volte mancate, scelte da ponderare, errori da cui non si può tornare indietro e desideri negati.

Non ci sono giudizi. Non si possono giudicare le scelte, le storie personali, si possono soltanto guardare, accompagnare lungo il percorso più o meno tortuoso, ma non giudicare…

Ci sono gli amori, invece, a partire da quello per se stesse, procedendo verso l’amore materno, l’amore filiale, l’amore tout court, o la sua assenza ma sempre l’amore, sempre.

Un plauso va all’editore, che non è nuovo a queste iniziative di grande valore in cui, sposata la causa, si raccolgono i contributi di autori importanti in antologie imperdibili (come già abbiamo avuto modo di conoscere attraverso “Gli Stonati”)

Estratto:

Una buona madre non comprerebbe un pesce rosso per il salotto con il pavimento di marmo. Una buona madre non andrebbe mai a vivere con un infante in una casa col pavimento di marmo. Un pavimento duro per una testa vellutata e una creatura malleabile. Pensavo che non avrei mai avuto bambini. Non che sia contraria, ma non credevo che sarebbe successo così, improvvisamente e senza pensieri, un mercoledì sera con uno sconosciuto riottoso a qualsiasi contatto dopo una birra chiara doppio malto. Devo essere incinta perché le mie mestruazioni sono più precise delle passeggiate di Kant e se quella dei ponti di Königsberg è una leggenda questa non lo è. Ho le mestruazioni ogni ventotto giorni da quando avevo quattordici anni. Che se uno pensa che quattordici è la metà di ventotto non può che ritenere di portarsi dietro una precisione cronometrica da fare impallidire qualsiasi tabella oraria delle ferrovie tedesche o delle poste inglesi. Qualsiasi Holter. E ho un ritardo di sette giorni che è la metà di quattordici e la quarta parte di ventotto.

Indice dei Racconti:

Introduzione Autobiografica di Federica De Paolis,
Vasca grande di Gaia Manzini,
Alla ricerca del tempo sospeso di Taiye Selasi,
Usa e getta di Simona Sparaco,
Bimbo a orologeria di Gilda Policastro,
Nuda verità di Gaja Cenciarelli,
Un giorno tutto questo sarà tuo di Veronica Raimo,
Pugni aperti di Camilla Costanzo,
Sette Quattordici Ventotto di Chiara Valerio,
Tre racconti di Chiara Barzini,
Venti minuti di Cinzia Bomoll,
La caccia di Melissa Panarello,
Odio sollevare la questione di Carla D’Alessio,
Fuori verde di Simona Baldanzi,
Il pollo e il nano di Caterina Bonvicini,
Il secondo giro di Ilaria Bernardini,
L’orologio biologico di Kamin Mhoammadi
L’attesa di Silvia Cossu.