Tempi terribili – di Sergio L. Duma

Tempi terribili

di Sergio L. Duma

Teomedia

Dal sito dell’editore:

Uno scrittore con troppa fantasia in rottura col il suo agente letterario, un serial killer dalla forte spiritualità, una studentessa universitaria, un cantante famoso, un poliziotto razzista e una Venere underground. Sono questi alcuni degli elementi che vanno a collegarsi, loro malgrado, nel corso della trama, in un imprevedibile avvenimento dopo l’altro, in un girotondo surreale. Tra assassinii truculenti, sesso e violenza, magia e vicende disturbanti, i personaggi si troveranno a oltrepassare il tessuto stesso dell’esistenza.

Trame intricate, strani intrecci e personaggi diversi tra loro sono la base per una storia avvincente e agghiacciante in cui i diversi elementi si muovono in maniera imprevedibile, incontrandosi e svelandosi fino ad incastrarsi tra di loro come pezzi di un puzzle, rivelando una verità sorprendente.

Recensione

“I tempi terribili arrivarono ufficialmente non appena finii di fare sesso con Gesù Cristo. Però non lo sapevo ancora e, di conseguenza, non provai particolare agitazione. ”

Questo è l’incipit del libro, le primissime righe.

I personaggi sono tanti, ognuno strano a modo e fuori dalle righe. Un assassino con delirio mistico, una cantante affascinante e carismatica, ma sconosciuta, uno scrittore di successo tallonato dal suo agente perché termini il libro, un cantante di una band famosa che cerca una nuova strada e altri personaggi, ognuno particolare, ognuno con la sua voce, ognuno con un pezzetto di stranezza e di storia. E poi ci sono loro: i rettiliani! Fantastico! Amo i rettiliani (in senso ironico) e trovo che Duma li abbia inseriti in maniera perfetta, in un contesto adatto a loro.

Gesù Cristo compie omicidi, e qualcuno gli sta dietro, ma lui ha capacità particolari, e catturarlo non è semplice, si muove velocemente, passando da una struttura all’altra.

È un libro che ne ricorda altri, o altri film; un libro onirico, che galleggia tra sogno e incubo, tra realtà e fantasia, tra allucinazione e intuizione.

“L’esistenza è un serpente Loa che si morde la coda. Non si capisce più dove incomincia e dove finisce.”

I personaggi si incontrano e si scontrano, si cercano, si trovano e alla fine la scoperta della realtà, la comprensione di ciò che sta veramente accadendo, non piacerà a nessuno e sarà una doccia fredda per tutti.

L’autore ha uno stile veloce, brillante; alcune descrizioni sono un po’ forti, ne avrei fatto volentieri a meno, ma una volta iniziato a leggere questo romanzo, avevo bisogno di finirlo, di capire cosa stesse succedendo, come ne sarebbe uscito. Perché la trama si complica, tra intrecci vari, sovrapposizioni, omicidi, sacramenti, e non era facile uscirne in maniera convincente, ma Duma ce l’ha fatta. Ha costruito un impianto credibile e avvincente, incomprensibile (per me) fino alla fine.

“Tutto è collegato. Tutto fa parte di un puzzle. Di una struttura. Di contesti che confinano con altri contesti.”

Si entra nel libro subito, dalle prime battute, in un vortice di colori, di odori, di suoni, di immagini, sentimenti, odii, rancori, ambizioni e depravazioni. Un messa in scena di alcuni degli istinti e delle logiche più turpi, ben amalgamate e armonizzate, dosate con sapienza e maestria. Un libro che può infastidire, ma non annoiare né lasciare indifferenti.

Daniela

 

 

2 Risposte a “Tempi terribili – di Sergio L. Duma”

I commenti sono chiusi.