Un disastro chiamato amore – di Chiara Giacobelli

Un disastro chiamato amore

di Chiara Giacobelli

Fanucci Editore

Leggereditore

Francese con un lavoro a Parigi e un appartamentino a Montmartre, Vivienne Vuloir è una ragazza buffa e imbranata che colleziona una figuraccia dopo l’altra, fa i conti con una fallimentare carriera di scrittrice e soffre di un numero indefinito di fobie. A trent’anni ha dimenticato il sapore di un bacio, si è adattata a essere identificata come “quella che si occupa di gossip” ma soprattutto ha perso completamente fiducia nel genere umano, specialmente se maschile. Quando un giorno riceve un’inattesa telefonata da un certo Mr Lennyster, figlio di un’importante attrice italiana su cui ha da poco redatto un dossier, è certa di stare per subire una grossa lavata di capo. Invece, l’uomo vuole commissionarle la biografia della madre. Così, ben presto Vivienne si troverà a dover affrontare un’avventura a cui non è affatto preparata: un viaggio in Italia, un libro da scrivere, un uomo affascinante, dolce ma oscuro, e una villa piena di misteri da risolvere. Tra gaffe, tentativi maldestri di carpire i segreti della famiglia Lennyster, amori e altre catastrofi, Vivienne, inguaribile pessimista, capirà che la vita le sta per riservare una sorpresa inaspettata…

Recensione

 Conosciamo Vivienne a una festa in una discoteca piena di vip, accompagnata dal fotografo Férux (un personaggio) e poi la seguiamo nella sua quotidianità: al lavoro per una rivista di gossip. Una telefonata inaspettata le cambierà la vita. Ha da poco pubblicato un articolo sulla sua attrice preferita, quando riceve una chiamata dal figlio dell’attrice in questione. Sarà sicuramente per lamentarsi di qualcosa, pensa Vivienne, invece no, le vuol fare i complimenti. Vivienne potrà poi passare un’estate in Italia, in Liguria, e questo viaggio la costringerà ad affrontare le sue paure più profonde e radicate, dal prendere l’aereo in poi.

Incapace di tacere quando è necessario, di evitare pericoli evidenti per tutti tranne che per lei, irresistibilmente attratta dai Pronto Soccorso,Vivienne ci farà divertire e con lei sogniamo l’Amore, quello con la A maiuscolo. L’amore che quando arriva ti sconvolge tutti i sensi e i pensieri, quello a cui cerchi di opporti, perché non sei pronto, ma a cui alla fine, inevitabilmente, soccombi.

Vivienne è una goffa combina guai, un’eterna pasticciona. La sua presenza ci rassicura, perché ci dice che c’è qualcuno peggio di noi (voglio proprio vedere se c’è qualcuno tra di voi che non si sente goffo! Io sempre, ma in confronto a Vivienne sono delicata e aggraziata).

Con lei si va in giro per ristoranti tipici ad assaggiare piatti gustosi e a bere vini rari, si gode del panorama della Riviera Ligure, nonché dei suoi fiori e profumi portati dal vento.

Il mare fa da sottofondo, presenza costanza di tutto il racconto, senza mai essere invadente. Lui ci osserva e assiste alle nostre storie, romantico quando serve e accogliente, in sintonia con la storia.

Un libro ben scritto, che si legge molto volentieri e che mi ha fatta ridere in più passaggi. Senza mai esagerare.

Molto bella la nota finale, che ci dice che l’autrice si è ispirata a Audrey Hepburn, grandissima attrice.

Daniela