Uno non basta – di C. Romolo

UNo non basta

Da Amazon

La raccolta comprende:

-I Senza Radici (pubblicato anche singolarmente)

A Emanuele e Angelica, che gestiscono un albergo sulle Alpi lombarde, gli affari vanno male: pur essendo ormai inverno inoltrato, della neve non c’è nemmeno l’ombra.
Emanuele, che mal sopporta le lamentele degli ospiti dell’albergo, decide di scaricare la tensione con una passeggiata lungo il Sentiero Senza Radici, uno dei tanti itinerari offerti dai suoi splendidi monti.
Percepisce subito che c’è qualcosa di sbagliato, ad esempio il sentiero, che aveva già percorso in precedenza, sembra essersi spostato.

-La loro ultima spiaggia (pubblicato anche singolarmente)

Nicolas, un uomo introverso e solitario, è il titolare della ‘Tuffo nel blu’ e accompagna i turisti in escursioni subacquee nei pressi dell’isola dove vive. La moglie Marina è morta suicida un anno prima e vede la figlia solo durante le vacanze scolastiche.
Durante un’immersione l’uomo scorge il volto di una donna che lo osserva dal fondo del mare e desidera disperatamente che appartenga a Marina.
La singolare esperienza gli permetterà di conoscere Tea, una giovane donna che vive con il figlio Nemo, un misterioso bimbo.
Una storia ben costruita, dove il confine tra realtà e magia è impercettibile. I numerosi misteri verranno svelati a poco a poco, ma senza spezzare completamente la dimensione surreale che la caratterizza.

Esprimi un desiderio (racconto breve, inedito)

Chiara, una ragazzina di undici anni, subisce le angherie di quella che credeva essere la sua migliore amica. Un pomeriggio trova il giaciglio di un senzatetto e una strana matita in cima a uno scivolo…

Recensione

Sono tre racconti, di cui uno brevissimo, in cui realtà e magia si intrecciano di continuo. La magia e l’orrore entrano nella vita delle persone in maniera molto naturale e fluida.

Mi sono piaciuti tutti e tre e ne voglio parlare singolarmente, perché ognuno di loro mi ha suscitato impressioni differenti.

Il primo, I senza radici:

È quello forse più incerto, in cui il linguaggio è meno incisivo, cedando molto il posto alle immagini e all’immaginazione. Il racconto è un crescendo, da un vago senso di disagio all’inquietudine, di pari passo con il protagonista, il quale però, a un certo punto, si rassegna e accetta la situazione, lasciando indietro il lettore a guardarlo sparire. Molto bello anche l’epilogo, inaspettato, e per questo ancora più potente.

Passo al terzo, un raccontino brevissimo, Esprimi un desiderio. Mi sarebbe piaciuto saperne di più di quel racconto, per me è finito troppo presto. Certo, l’autore ha scritto ciò che doveva scrivere, tirarla per le lunghe non aveva senso… però, ecco, era bello. Forse potrebbe svilupparlo un po’? Che ne dici Autore? Be’, ha fatto bene a scegliere la cioccolata!

Ed eccomi al secondo, La loro ultima spiaggia, senza dubbio il mio preferito.

Mi è piaciuta moltissimo l’accettazione dell’ignoto, di ciò che non si conosce e non si capisce. La difficoltà di lasciar andare le persone che ci sono state care è, credo, un sentimento comune a tutti e in questo racconto diventa il perno, la non-azione centrale, attorno a cui tutto gira. Vi è un difficoltoso rapporto padre-figlia, quello un po’ particolare tra una madre e … il suo pesciolino, una casa che si manifesta secondo l’umore della sua inquilina.

Ci sono immagini che mi sono piaciute molto e ho sinceramente apprezzato la delicatezza con cui l’autore ha trattato certe tematiche. A differenza degli altri due, qui non c’è orrore, ci sono tristezza, amore e speranza. E un lieto fine. Molto dolce.

Daniela