La consistenza del bianco – di Ornella de Luca

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La consistenza del bianco

di Ornella De Luca

dal sito 900letterario:

Sono titoli suggestivi quelli che la giovane autrice emergente siciliana Ornella De Luca riserva ai suoi romanzi,  Dove la neve si getta nel mare, edito nel 2012 e La consistenza del bianco, nel 2015, dopo aver riscosso molto successo nei concorsi letterari nazionali, aggiudicandosi il secondo posto al premio Nanà nel 2012 e il primo posto a febbraio al concorso “Parolexdirlo” organizzato da Donna Moderna e Scrivo.me, vinto con il racconto Caro giorno che vorrei. Ornella quando scrive dà vita ad un nuovo mondo, riempendo le sue storie di situazioni avvincenti e personaggi coinvolgenti, con una particolare predilezione per le epoche e gli ambienti d’antan, in particolare quelli medievali, rinascimentali e novecenteschi.

Recensione:

“La consistenza del bianco” è un romanzo di formazione; racconta le vicende di Cheryl,  ventunenne viziata, nata in una ricca famiglia inglese dei primi del Novecento. Fin da piccola a Cheryl quell’ambiente sta stretto. A soli undici anni tenta la fuga. Crescendo impara a fingere, sognando un futuro diverso. Quando i suoi genitori le combinano un matrimonio con un uomo molto più grande di lei e per nulla di suo gusto, decide che è il momento di agire e provare a prendere in mano le redini della sua vita: non è quello il futuro che sogna ed è disposta a tutto per cambiarlo.

La seguiamo dall’Inghilterra al Nuovo Mondo, la vediamo adattarsi ai lavori più umili pur di ritrovare se stessa, accompagnata dalla fedele Jane. Cheryl non ha amici, la madre l’ha venduta per coprire uno scandalo e le persone a lei vicine l’hanno tradita. Scoprirà che tutti sbagliamo e feriamo chi è più vicino a noi, non sempre abbiamo scelta, a volte lo facciamo con le migliori intenzioni, ma non sempre le migliori intenzioni portano a migliori azioni. Conoscerà da vicino un mondo opposto al suo, sarà costretta a cambiare, ad adattarsi a situazioni spiacevoli. Toccherà con mano i diversi colori dell’umanità, le sfumature che rendono il mondo variopinto; scoprirà che ogni ricordo ha un colore e che tutti insieme, alla fine, diventano bianco. Non il bianco del nulla, bensì il bianco di chi ha vissuto veramente, di chi ha sofferto ed è stato felice, di chi ha amato ed è stato amato. Un bianco pieno di luce.

Non sarà facile per Cheryl lasciarsi alle spalle il passato e tagliare tutti i ponti con la sua vita in Inghilterra, ma alla fine troverà la sua dimensione.

La consistenza del bianco è un romanzo colorato, con i colori tipici dei primi del Novecento. A pagine in bianco e nero, seguono pagine con i colori un po’ sbiaditi dal tempo, come se fossero coperti da una pellicola e poi, all’improvviso, un macchia sgargiante: rosso, viola, blu… Un po’ come la vita: la maggior parte del tempo è in bianco e nero o con colori pastello, ma sono quelle macchie improvvise, di colore vivo, che illuminano tutto il resto e danno un senso. Sono quelle macchie che delineano i contorni dei ricordi.

Di qualunque colore siano le pagine di questo libro, mantengono il fascino dell’epoca.

L’autrice racconta di un mondo lontano dal nostro, i primi del Novecento, prima della Grande Guerra, e al tempo stesso racconta di noi, perché certi sentimenti, emozioni, certi sogni, non hanno tempo. È un romanzo d’epoca e al tempo stesso un romanzo attuale.