A mente accesa – Daniela Lucangeli (Mondadori)

A mente accesa
Daniela Lucangeli
Mondadori

Dopo aver letto A mente accesa di Daniela Lucangeli posso dire con certezza 3 cose:

1 – deve essere una persona speciale;

2 – è molto brava nel suo lavoro;

3 – è un’ottima divulgatrice.

Leggere A mente accesa è un piacere. La Lucangeli scrive non come chi vuole insegnare qualcosa. Scrive come chi ha fatto diverse scoperte, ha studiato tanto, ne ha viste moltissime e vuole condividere il suo sapere. Non per sé, non per farsi bella, ma perché sempre più persone possano aiutare i bambini a crescere e crescere bene, soprattutto quelli con difficoltà di vario genere.

Scrive come chi sa che c’è ancora un universo da scoprire, ma che è convinta che bisogna iniziare a condividere per migliorarci (e difatti a un certo punto lo dice).

L’intelligenza è un flusso: tutti prendiamo ciò che altri sanno (e come lo sanno) e lo facciamo nostro per restituirlo arricchito e modificato.

Non posso descrivere A mente accesa, perché è un misto di autobiografia, scoperte e confronti coi bambini. Posso però dire che è emozionante. Ora, è vero che l’ho letto in un periodo particolare della mia vita – quale periodo non lo è? -, ma a un certo punto mi sono emozionata. Ero ai giardinetti, guardavo mia figlia sull’altalena mentre leggevo il libro e pensavo a che punto della mia vita sono, quello che ho fatto, quello che avrei potuto fare, quello che sto facendo con i miei figli. E così, senza ragione apparente, quasi piangevo. Io lo so che la Lucangeli ha smosso un mondo che si stava già smuovendo, stava già tremando e lei lo ha fatto tremare ancora di più. Per questo dico che è stato il libro giusto al momento giusto.

Non so se per voi sarà la stessa cosa, mi auguro che vi si smuova qualcosa anche a voi. A mente accesa si presta molto, secondo me, ma come spesso accade, dipende anche dallo spirito con cui ci approcciamo.

Vi ho ritrovato molte delle cose che già pensavo, in cui credevo (vedi Chi aiuta non può bluffare), ma ho scoperto anche tante cose nuove, tante tecniche mai sentite. Io credo che sia uno dei libri da leggere per chi lavora con i bambini o semplicemente vede le cose in maniera diversa e si sente un marziano. Leggendo la Lucangeli forse vi sentirete meno marziani.

Dico spesso che i veri errori, parlando di scuola e di istruzione, non sono dimenticarsi le doppi o sbagliare le moltiplicazioni, ma credere che dietro all’errore ci sia per forza una colpa o una patologia. Giudicarlo se sbaglia, misurare la prestazione e non il potenziale di sviluppo o il livello di apprendimento.

E infine, dopo averci raccontato la sua esperienza, il suo tentativo di “salvare un bambino alla volta“, ci lascia con una domanda, una delle tante, a dire il vero, che pone e a cui non sa – ancora – dare risposta.

Cosa possiamo fare noi adulti per avviare una pandemia di guarigione, che protegga i bambini dalle vulnerabilità emozionale che tanto li fa soffrire?

Se vogliamo aiutare gli altri, adulti o bambini che siano, domandiamoci sempre che cosa c’è sotto? E ancora più sotto? Fino a che non troviamo una risposta o almeno un pezzetto di risposta.

ringraziamo la casa editrice per la copia digitale