Amok – di Tullio Forgiarini (Camelozampa)

“Amok” di Tullio Forgiarini, Camelozampa 2019

I protagonisti di “Amok”, romanzo di Tullio Forgiarini per giovani adulti che nel 2019 è arrivato in Italia grazie alla traduzione di Christian Welter per Camelozampa, sono adolescenti lussemburghesi allo sbando.

Johnny e Shirley intraprendono un’avventura pericolosa all’insegna di alcol, sesso e sfrenatezza. Entrambi hanno madri problematiche, entrambi trovano un senso nel seguire il loro istinto tendenzialmente autodistruttivo.

Punto di forza

In lingua malese, “Amok” significa “corsa pazza”. Secondo il Cambridge Dictionary, indica un comportamento pericoloso e fuori controllo. Tecnicamente è stato classificato solo a metà del 1800 come una condizione psichiatrica caratterizzata da un’improvvisa follia omicida che segue uno shock e di cui, una volta passata, non resta traccia nella memoria. Per esempio nel 1846 in Malesia un anziano e rispettabile malese perse improvvisamente la moglie e il loro unico figlio. Impazzì, si mise a sparare, uccise tre abitanti del villaggio e ne ferì altri dieci.

Una sconclusionatezza simile caratterizza appunto i due compagni di viaggio, Johnny e Shirley, in una tensione ascendente di violenza ed eccesso amplificati da un linguaggio crudo e spesso scurrile, che rende perfettamente il disagio del contesto in cui siamo proiettati.

Però, però, però…

Questo stile può sembrare, all’inizio, quasi respingente, ma presto si comprende che non può essere scisso dalle vite che racconta, perché esse quasi non hanno altro strumento per muoversi in una realtà a tinte forti e univoche, senza possibilità di sfumature.

Proprio mentre si inizia a percepire i personaggi non come attori, nel senso di coloro che compiono azioni, ma come vittime di una forza di inerzia più grande di loro, sembra arrivare la conferma che in fondo alla loro violenza ci sia in realtà, l’innocenza degli angeli.

Tullio Forgiarini è docente di storia, italiano e geografia nella scuola secondaria di secondo grado in Lussemburgo. E’ attivamente impegnato nel sostegno a ragazzi problematici e provenienti da contesti sociali difficili. Il libro “Amok” ha vinto il Premio dell’Unione europea per la letteratura nel 2013 e nel 2015 è diventato un film, “Baby(A)lone”, diretto dal regista Donato Rotunno. Ringraziamo l’ufficio stampa per la copia omaggio.