Anche i pesci hanno il mal di mare – di Fausto Romano (AlterEgo)

Anche i pesci hanno il mal di mare

di Fausto Romano

Alter Ego edizioni

Dal sito dell’editore

Ma i pesci possono avere il mal di mare? Razionalmente no, certo. Ma se soffrissero di mal d’amore? Allora sì, tutto è possibile quando la ragione si scontra con il sentimento. A Bruno, scrittore squattrinato di ventisei anni, accade proprio questo: Gioia l’ha lasciato perché per lei era “troppo” e ora lui non riesce a togliersela dalla testa. In suo soccorso arrivano i consigli di un ventilatore cinico e misogino e gli amici Max e Daniele che trascinano Bruno in feste anni Venti, sbornie, incontri con escort, partite a beach volley, lavori saltuari, gite fuori porta… Tutto questo in una Roma torrida che fa da scenario a quello che è il fatidico, ma indispensabile, passaggio da un’ultima adolescenza all’età matura.
Racconto semiserio di un delirio passionale, questo di Fausto Romano è un libro ironico, dolce e intelligente, da leggere tutto d’un fiato, per divertirsi e riflettere tra le righe. Una storia per chi, almeno una volta nella vita, ha sofferto di mal d’amore. O di mal di mare.

Recensione

Bruno vive a Roma, sta con Gioia, anzi, stava.

Lei lo ha lasciato, o forse no. Si devono vedere, passare 5 minuti in silenzio, e poi decideranno che cosa fare, se stare insieme o no. Ma è lei che decide, fosse per lui non ci sarebbero dubbi.

Fausto Romano ci regala un storia di amore e di amicizia, di ironia e divertimento e, a volte, qualche dolcezza.

Bruno sembra vivere senza un progetto, prende le cose come vengono. Si confida con Tore, il ventilatore, e vede i suoi due amici di sempre, Max e Daniele, che virano verso la stabilità, che decidono di metter su famiglia. Anzi no, in questo libro pare che gli uomini non decidano mai, che siano le donne a decidere per loro. E gli uomini ad accettare, perché innamorati. O troppo pigri per opporsi, non si sa.

E così Bruno partecipa a una festa anni Venti e a una festa anni Cinquanta, ci porta in giro per Roma, in piena estate, e possiamo sentirlo quel caldo che ti si appiccica addosso.

E lo fa con leggerezza e ironia. Anche quando Gioia gli dice che deve fare le valigie e deve decidere se in queste valigie ci metterà anche lui. Qui Romano ci regala il momento più dolce: non importa che cosa tu ci metta dentro, basta che tu mi tenga abbastanza vicino a te.

Per il resto è un susseguirsi di situazioni surreali.

Un libro divertente e piacevole.

Daniela