“Bolle di Affanno” di Daniele Trubiano

Copertina definitiva anterioreBolle di Affanno di Daniele Trubiano è un romanzo autobiografico, ma soprattutto di speranza. Racconta il lento declino di un affermato investigatore di polizia che raggiunge grandi traguardi lavorativi ma altrettanti fallimenti economici e, forse di conseguenza, sentimentali. Trubiano racconta con spirito quasi ironico le prime vicissitudini di quella spirale infernale che possono rivelarsi gli istituti di credito: gli acquisti facili con la nuova carta di credito, un’automobile, una lavatrice per la casa nuova, la difficoltà di ammettere il problema, l’imbarazzo per non essere in grado di reggere lo stress e, infine, la sensazione di non essere ascoltato e la voglia di farla finita. Come se fosse questa la soluzione, come se non ci fosse davvero un’altra possibilità. Invece le alternative, per fortuna esistono, e sono alla portata di tutti come lo stesso autore ci indicherà in appendice al romanzo.

La storia inizia in carcere, non sappiamo ancora perché, non lo ricorda neppure il protagonista, ma il titolo già suggerisce il senso di oppressione che graverà sulla narrazione, anche se l’autore proverà a dare, di tanto in tanto, qualche sollievo a piccoli spiragli. Ma le dipendenze non si risolvono da soli, e questo al lettore appare già evidente, soprattutto quando vorrebbe fermare la pagina e teme di sapere cosa accadrà andando avanti.

Il cerchio si chiude e l’epilogo (che non diremo se è a lieto fine ma vi invitiamo a scoprirlo da soli) strappa più di qualche lacrima.

Scrivo queste parole e avverto ancora il peso della sua solitudine.

Da un punto di vista prettamente strutturale, la storia potrebbe avvincere ancora di più se l’autore focalizzasse soltanto gli eventi salienti della sua vita narrandoli in maniera più approfondita.

L’augurio, infine, è che tanti vogliano leggere questo romanzo così profondo e toccante.

 

Per convincervi, inseriamo di seguito il booktrailer:

 

Anita

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