Sinossi dal sito dell’editore:
Una ragazza in cerca dell’amore e un uomo stanco. Stanco del mondo e della gente, innamorato solo della “terra”. In una campagna fertile ma sempre ancestrale, una giovane donna sogna il benessere e gli oggetti che le cambierebbero la vita. E lotta per averli, fronteggia il caporale senza scrupoli, che sfrutta lei e gli altri, per scoprire che nulla è come sembra. Sarà una bambina venuta da lontano a chiudere il cerchio degli affetti. Perché forse quello che conta davvero non è essere salvati ma salvare. Forse dell’umano amore resta solo questo.
Recensione:
L’amore umano di cui ci parla questa talentuosa autrice è rivolto alla sua Terra. Una terra difficile, una terra ferita, raccontata in modo asciutto, con dialoghi netti, una comunicazione primitiva che ricongiunge con lo spirito dei luoghi. Il romanzo affronta anche il tema del disagio, delle scelte, delle domande di Iolanda che avrebbe potuto avere di meglio dalla vita che alzarsi al mattino quando ancora fuori è buio, lavarsi con acqua gelata e coprirsi di strati e strati di vestiti per non morire di freddo nelle notti dentro l’umido casale.
“Infilò un maglione pesante e dei pantaloni di lana sopra il pigiama. Certe giornate d’inverno quella era l’unica debolezza che si concedeva, perché non riusciva a staccarsi dal tepore del letto appena lasciato per indossare i vestiti freddi nell’alba livida. E in casa sua tutte le mattine erano fredde. Anche quelle d’estate. E quelle di agosto.”
“Io ho rinunciato a tutto per lui. A una vita in società, ai divertimenti della gioventù che qui sembrano
“Mi manca il tepore dolce in inverno, i bagni caldi, bollenti che ti scaldano il cuore e l’acqua che non
E poi c’è Chiara. Per lei attorno è tutto silenzio:
“Nel linguaggio dei segni non bastavano tante parole come nella lingua parlata e neppure tanti gesti.
Dell’umano amore si legge facilmente. E’ scritto in modo lineare, con uno stile chiaro ed è breve. Tratta delle vite degli uomini e delle donne che gravitano attorno alla Terra e alle sue stagioni, alle coltivazioni e alle raccolte. E all’umano amore:
Una nota originale sono i dialoghi, inseriti nel testo senza interruzioni o punteggiatura. Una scelta coraggiosa che crea un flusso nella lettura e non ne limita la scorrevolezza.
Anita.