“Di Terra, di Mare, di Cielo” di Barbara Cobianchi (Biplane Edizioni)

 

"Di Terra, di Mare, di Cielo" di Barbara Cobianchi (Biplane Edizioni)

“Di Terra, di Mare, di Cielo”

di Barbara Cobianchi

(Biplane Edizioni)

Di Terra di Mare e di Cielo è una storia che mescola tanti ingredienti colorati.

I personaggi molto ben caratterizzati riempiono le pagine come esseri reali. Ci sono Bart e Leo, che vivono in un bilocale al decimo piano di un palazzo e si amano da trent’anni. E poi c’è Sarg, cresciuta “in mezzo ai loro battibecchi”. Sarg, che si chiama come un guerriero orientale, ha dovuto affrontare tutte le difficoltà di una figlia cresciuta da due padri. Non perché vivesse male la diversità, ma per via di quelli che continuamente gliela ricordavano.

Una sera, di sorpresa, giunge una visita inaspettata: “sul poggioletto, davanti a loro, stava un ragazzo. Dall’alto pendeva un lenzuolo rosso, sventolava all’aria.” Il nuovo arrivato non parla, non spiega come e perché sia approdato al loro appartamento appeso a un lenzuolo, finché, a pancia piena, si decide a raccontare che è cresciuto su un’isola del mediterraneo da cui è andato via perché ha un grosso problema… sogna.

In questa girandola di incontri, di vite e personaggi si insinua Stan, l’amore doloroso di Sarg. E in quel dolore condiviso, insieme a Saro può trovare conforto e sollievo, basta una mano nella mano, al buio, o un abbraccio e un sogno…

C’è un’atmosfera sospesa in questa storia, un’aria da fiaba, da incantesimo, forse da sogno, una nebbia leggera che avvolge la città  e assopisce i suoi abitanti. In questa storia ricorrono elementi magici, partenze, fughe, abbandoni e ritorni. La paura è il senso che muove le cose e le azioni, basta una sirena a smuovere gli animi di Sarg e di Saro e la situazione precipita. La paura fa compiere gesti strani e inaspettati, a volte più coraggiosi di quelli che può far compiere il coraggio, ma spesso sbagliati…

Saro, però, sentiva che gli mancava l’orizzonte, perché sapeva che, senza, prima o poi si spegneva la meraviglia, svaniva il sogno. Allora il suo girovagare divenne ricerca dell’orizzonte e scoprì che l’orizzonte in città lo puoi vedere solo dai tetti più alti.

Potete acquistarlo qui, sul sito dell’editore perché Chili di Libri preferisce indirizzarvi alle librerie fisiche.

Dal Sito dell’Editore:

Leo e Bart vivono a Torino da sempre. Si sono spostati in un bilocale da quando la figlia Sarg è diventata indipendente. È una tranquilla domenica di primavera quando, legato ad un lenzuolo rosso, piove sul loro poggioletto Saro. Perché? Sarà lui stesso a trovare le parole per spiegarlo. Sarg rimarrà così colpita dal suo racconto che, a sua volta, lo condurrà per la città, a passeggiare nella sua vita. Anche Leo e Bart decideranno di uscire per ritrovare qualcosa che non facevano da tempo. Ma la vita riserva sorprese ed imprevisti. Nelle loro vite capita Gian, che costringe Bart e Leo, Sarg e Saro anche Lena, a guardarsi dentro ed affrontare le proprie paure più profonde e nascoste. Fino a trovare un nuovo tempo insieme. Un romanzo che parla di legami, partenze, ritorni a casa, di ritrovare se stessi e il proprio posto nel mondo.

L’autrice

Barbara Cobianchi, insegnante di liceo e mamma, vive e lavora a Verona dove è nata nel 1977. Dopo la laurea in lettere classiche, ha frequentato la Scuola Holden. Ha mosso i primi passi con la pubblicazione di alcuni racconti nel 2007 nell’antologia Via Stella 42 (Bonaccorso editore), nel 2011 ha pubblicato il romanzo Il Codice Rolloni (L’Autore Libri Firenze) e, negli anni successivi, ha dato il suo contribuito alle antologie 100 storie per quando è troppo tardi e 100 storie per quando è davvero troppo tardi (Feltrinelli) e Piccola antologia di figuracce in 100 parole (Giulio Perrone Editore).