Il giorno in cui ho scoperto di avere un dono – Caroline O’Donoghue (Garzanti)

Il giorno in cui ho scoperto di avere un dono – Caroline O’Donoghue – Trad.: Stefanoe Beretta

Canta la Morissette: the moment I jumped down off, was the moment I touched down.

Ed è quello che ci insegna questo libro, Il giorno in cui ho scoperto di avere un dono, tradotto da Stefano Beretta: nel momento stesso in cui rinunci a essere altro e accetti di essere chi sei e come sei, con tutti i tuoi difetti e il non piacere agli altri, le tue insicurezze le tue stranezze (alzi la mano chi non ne ha!), in quello stesso momento il tuo #talento, la tua peculiarità, la tua caratteristica unica e distintiva si mostrerà in tutta la sua bellezza e #potenza.

Non importa che cosa sia, può anche non essere niente di speciale per gli altri, ma è ciò che rende speciale te. È il tuo dono e tu con quello potrai fare grandi cose. E sai perché? Perché è un dono, appunto. Non è il semplice saper fare qualcosa, è il rendere speciale quella capacità, è il fare grandi cose con quella roba lì, all’apparenza a volte semplice e banale.

Il giorno in cui ho scoperto di avere un dono è un libro per ragazzi, così dicono. Ma io lo consiglio a tutti, perché il suo #messaggio è un messaggio potente, che va bene a tutte le età!

La storia non te la racconto, la puoi trovare online, voglio però dirti un’altra cosa che questi ragazzini hanno imparato: che dalla famosa tempesta di Murakami nessuno esce indenne. Tutti subiamo dei cambiamenti, anche se non sempre sono visibili a occhi nudo e non sempre ce ne accorgiamo subito. A volte ci vuole tempo.

Maeve fa di tutto per piacere alle ragazze popolari, ma scoprirà sulla sua pelle quanto questo non sia importante se devi far finta di stare bene, se questo vuol dire perdere una parte di te. Se vogliamo diventare popolari fingendo di essere altro, che senso ha? Che cosa ci guadagniamo?

L’autrice in realtà in questo libro tocca molti argomenti sensibili, tra cui la necessità di sentirsi appartenere a un gruppo. Ma a quale prezzo? Davvero posso rinunciare a me per sentirmi un tutt’uno con gli altri? Non è meglio un gruppo in cui ognuno può essere quello che è, come quello che costruiscono Maeve e i suoi amici, in cui ognuno ha delle caratteristiche uniche, che arricchiscono gli altri, invece di appiattirli.

Un #romanzo che parla di #crescita, di #amicizia, di #rinuncia. A cosa sei disposto a rinunciare per salvare i tuoi amici?

Un #libro per chi si sente diverso e non ha il coraggio di dirlo, per chi sa di avere un dono, ma ancora non sa quale, o per chi pensa di non averlo. Un libro per chi si sente fuori posto e per chi ha attraversato la tempesta. Un libro per chi sta bene con se stesso, ma sa che non è così per tutti. Non è un libro per chi è popular.

Grazie alla casa editrice per la copia cartacea