Il segreto di Medusa – Hannah Lynn (Newton Compton)

Il segreto di Medusa

Libro bellissimo, super stra consigliato

Medusa è una giovane ragazza, bellissima. Ha 12 anni e già un bel po’ di pretendenti si sono presentati dai suoi genitori per chiederla in sposa: tutti vecchi e grezzi. Nessuno la tratterà bene, rischia di morire di botte, come la zia e tante altre giovani donne. Da quei mariti non avrai mai il rispetto e la considerazione che merita. La rovineranno.

I genitori decidono di portarla al tempio di Atena, di affidarla alla Dea, se la Dea vorrà.

E così inizia la seconda vita di Medusa.

“Perché si considerano instabili le donne? Impugnano un coltello più volte in un giorno di quanto farà mai un uomo in tutta la sua vita, eppure non sono le donne a pugnalare i mariti quando li sospettano di adulterio. Formano gruppi di amiche dai legami più resistenti dell’acciaio, eppure non sono le donne a picchiare a morte i mariti insieme ai loro accoliti quando riecheggia nell’aria appena una traccia di misfatto. Non sono le donne che richiedono un’amante dopo l’altra, per poi fare promesse d’amore che si rimangiano non appena compaiono capelli più scuri e occhi più luminosi. Ci accusano di continuo di essere emotive, irrazionali. Le donne non si ubriacano come gli uomini per poi insultare degli sconosciuti o lanciare pietre in segno di protesta. Le donne usano le parole e la ragione laddove gli uni utilizzano i pugni e la forza bruta.

Allora perché veniamo sempre per seconde? Perché, mia dea? Perché siamo sempre seconde, noi?”

Sacerdotessa al tempio di Atena, è stimata e tenuta in alta considerazione; dispensa consigli e dirime liti. Serve la Dea e tutto sembra andare bene fino a che un dio, Poseidone, non si invaghisce di lei e decide di averla, indipendentemente dal consenso di Medusa stessa.

La violenta nel tempio di Atena.

Come succede nella mitologia greca, patriarcale, Atena se la prende con lei, la vittima, e la punisce: la costringe all’esilio e al posto dei capelli dei serpenti. Passerà un po’ di tempo prima che Medusa scopra che il suo sguardo pietrifica chi la guarda. A quel punto decide di fuggire dove nessuno può incontrarla, dove non potrà più far del male nessuno.

E questa è la storia che già consociamo.

E inizia la terza vita di Medusa.

Medusa cerca un po’ di pace, non vuole fare male, vorrebbe essere creduta, vorrebbe giustizia, ma la sua fama si diffonde, iniziano ad arrivare sull’isola “eroi” che vogliono dimostrare il proprio valore uccidendola.

Perché? Perché far del male a una creatura che non dà fastidio a nessuno, che si è isolata di proposito. L’eterna cattiveria umana che ritorna sotto differenti forme.

Il dialogo tra Medusa e Perseo è toccante, bellissimo. Si mettono a nudo, lui la comprende, lei lo comprende. Non ci sono vincitori né vinti, vincono e perdono entrambi, più di quanto si possa dire. Lei sarà finalmente in pace, ma il suo nome resterà per sempre legato a qualcosa di orribile, nonostante lei sia senza colpe. E lui? Diventa eroe senza merito, un ennesimo strumento in mano agli dei, per ribadire e ricordare agli umani che loro, di noi, possono fare ciò che più li aggrada. Possono punirci o sommergerci di oro e glorie e l’indomani, se cambiano umore, capovolgere le nostre sorti.

Quella prima notte capì che gli uomini non volevano sentir raccontare di eroi che permettevano a una sacerdotessa trattata ingiustamente di sacrificarsi.