A detta di Marcel Proust, ” Illusioni perdute ” (1837-1843) è il migliore dei romanzi di Honoré de Balzac. Sarà! Per me che trovo sempre una certa difficoltà con gli intrighi e il doppio gioco, c’è stato qualche momento in cui mi sono persa comunque. Devo dire però che queste 22 ore e passa di ascolto su Audible hanno fatto molto bene al mio rapporto con questo autore complesso e ingegnoso. Ve ne parlo in meno di un minuto nella videorecensione qui sopra.
Cos’è “Illusioni perdute”
Quali sono le “Illusioni perdute” del titolo? Quelle di Luciano (o Lucien), che conta di trovare a Parigi piena realizzazione nell’amore e nell’editoria.
Ecco, è stata questa ambientazione e la ricchezza di dettagli e informazioni sul settore editoriale del 1800 a incuriosirmi e tenermi legata alla narrazione. Sono state le parti migliori del romanzo. Inoltre ho potuto apprezzare la capacità introspettiva dell’autore. La sua voce resta, però, per me, sempre un po’ troppo moralista.
Dal 2021 il libro è anche un film! Chi lo vede per primo ce lo racconti!
Di Honoré de Balzac ho recensito anche “La ragazza dai capelli d’oro“, “Il capolavoro sconosciuto” e “Papà Goriot“. Ho letto “Illusioni perdute” a gennaio 2022 (eh, ero un po’ in arretrato con questa recensione. Ve l’ho detto, trama troppo intricata per me), perchè mi sono unita a una condivisa nata in seno alla #sfidadeiclassici2022 ideata da Lost in a classic world e Starcluster Bright.
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