La Linea del Sangue di Jesmyn Ward (NNE)

Copertina del libro La linea del sangue, di Jesmyn Ward
La linea del sangue Jesmyn Ward NNE

La Linea del Sangue

“Questo libro è per chi d’estate si addormenta ascoltando il ronzio sonnolento delle api, per chi si abbandona all’abbraccio caldo della voce di Al Green, per chi ha teneramente accarezzato capelli soffici e ricci, e per i piccoli pesci cangianti che, morsi dall’amo e ributtati nel fiume, sapranno insegnare ai figli l’odore del metallo nell’acqua”

Sinossi

Joshua e Christophe sono gemelli e vivono a Bois Sauvage, Mississippi, insieme alla dolce Ma-mee, la nonna cieca che si è sempre presa cura di loro. La madre, Cille, si è trasferita ad Atlanta per cercare fortuna, mentre il padre, Sandman, è tossicodipendente e li ha abbandonati da tempo. I gemelli si sono appena diplomati e trascorrono la loro ultima estate di libertà tra tuffi nel fiume, partite di basket e feste con gli amici. Ma devono anche iniziare a cercare un lavoro: saranno loro, adesso, ad aiutare la nonna, diventando gli adulti di casa. Joshua trova un impiego al porto e si innamora di Laila, mentre Christophe non ha fortuna e inizia a spacciare. Le strade dei due fratelli si dividono per la prima volta, e ai loro malumori si aggiungono le incomprensioni con Cille e le tensioni con Sandman, che dopo anni ricompare a casa di Ma-mee.

Jesmyn Ward in La Linea del Sangue ci riporta a Bois Sauvage, nei torridi giorni d’estate che precedono gli eventi di Salvare le ossa. E con voce limpida e intensa racconta le cicatrici dell’adolescenza e le forme d’amore che tengono insieme una famiglia, venature di quella linea del sangue che ispira e orienta il destino.

Dopo “Salvare le Ossa” e “Canta, Spirito Canta“, Jesmyn Ward ci riporta a Bois Sauvage, nel capitolo che anticipa gli altri due episodi della trilogia, difatti La Linea del Sangue termina proprio con la TV che annuncia L’uragano, inizio di Salvare le Ossa.

È un romanzo sulle relazioni, i rapporti interrotti e ricuciti, le assenze e le cure familiari. È un romanzo di formazione, ambientato nell’estate dopo il diploma che rappresenta il momento di transizione all’età adulta ma che segna anche il cammino che i due gemelli intraprenderanno. Diverse sono le strade, sebbene nati e cresciuti nella stessa famiglia, uno proverà a migliorare la propria posizione sociale trovandosi un lavoro, l’altro proverà a percorre la strada più facile tentando la via criminale e lo spaccio.

Non è mai soltanto una libera scelta, intervengono anche fattori personali e il modo di gestire il trauma che è diverso per ciascuno. Il fratello che delinque, infatti, non riesce a superare il dolore per la separazione, ricalca le orme del padre, tossico che prima sparisce e poi riappare. Gli strascichi di una genitorialità interrotta si ripercuotono sulle scelte e sulla formazione dell’identità. Ai gemelli è chiesto di essere grandi e maturi ma i solchi sul loro percorso ormai appaiono compromessi.

La terra è un vero e proprio personaggio nella narrazione. Una terra segnata dall’acqua, il suo sangue che segna la vita e i rapporti.

Estratto:

Il fiume era giovane e smilzo. Al principio affiorava dalla rossa terra argillosa tra i boschi di pini del Mississippi, e poi si snodava, bruno e lento, sopra un letto di minuscoli ciottoli grigi e ocra, in mezzo agli alberi, non più alto di una mano, profondo come tre uomini in piedi l’uno sull’altro, fino alle pianure verdi e sabbiose del golfo del Messico. Avanzava strisciando, ampio e stretto, attraversato da ponticelli di legno e cemento, orlato di sottili frammenti di spiaggia bianca, dentro e fuori dai boschi, prima di dividersi nel bayou e svuotarsi nel mare. Verso la fine del suo corso, su uno di questi ponti, ritti là dove si inarcava, c’erano due adolescenti, gemelli. Scavalcato il parapetto, si tenevano aggrappati al metallo caldo e sudato alle loro spalle. Sotto di loro, l’acqua del fiume Wolf era scura e profonda, attraversata dalla corrente. Si preparavano a saltare.

L’Autrice:

Jesmyn Ward vive in Mississippi, dove insegna scrittura creativa alla Tulane University. Salvare le ossa ha vinto il National Book Award nel 2011, e il memoir Men We Reaped è stato finalista al National Book Critics Circle Award. Con il suo ultimo romanzo, Canta, spirito, canta, Jesmyn Ward ha vinto il National Book Award per la seconda volta, prima donna dopo scrittori come William Faulkner, John Cheever, Bernard Malamud, Philip Roth, John Updike. NNE pubblicherà anche il terzo capitolo della Trilogia di Bois Savage: Where the Line Bleeds.

Ringraziamo la casa editrice per la copia cartacea