“La metamorfosi” – Franz Kafka

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“La metamorfosi” è un romanzo breve o racconto lungo di Franz Kafka pubblicato nel 1915. La trama è nota ai più: un giorno Gregor Samsa (da pronunciare Zamza) si sveglia trasformato in un insetto. Cosa può succedere all’interno di una famiglia di fronte a questo evento? Sì innescano delle dinamiche di rifiuto e di accettazione che sono molto interessanti da seguire. Il personaggio che meno accetta questa trasformazione è il padre. Secondo Vladimir Nabokov, esiste un’interpretazione di questo rapporto conflittuale come simbolo della conflittualità col padre ma non è corretta. In effetti è facile caderci, visto che uno degli scritti più noti dell’autore tedesco è una lettera al padre che non gli consegnò mai per paura.

“La metamorfosi”, quindi, è da considerare un’ indagine della psicologia umana e una piccola denuncia della società.

La famiglia Samsa è formata da padre, madre e sorella Grete. Quest’ultima è l’unica a mostrare della compassione per il fratello, a passargli da mangiare e a preoccuparsi che il mobilio della stanza lo metta a suo agio. Il padre e la madre provano repulsione: riescono a fare finta di niente solo dopo che l’insetto muore.

A proposito: si tende a definire scarafaggio l’insetto in cui il protagonista si trova trasformato, ma Nabokov fa notare che lo scarafaggio è piatto, mentre la prima difficoltà di Gregor Samsa è quella di mettersi a pancia in giù perché il suo dorso è convesso. La deduzione è che quindi sia un generico coleottero, però lungo circa 90 cm. Nabokov ipotizza anche che tanto Gregor quanto probabilmente Kafka stesso non avessero le idee affatto chiare.

Punti di forza

Questa per me è una rilettura. Ho letto la prima volta “La metamorfosi” al liceo, anche se non ricordo più se in italiano o se in tedesco. Ricordo che la trama non mi colpì più di tanto, ma rimasi invece impressionata dalla vividezza delle immagini e dal fatto che quel coleottero io lo vedevo veramente con tutte le sue zampette brulicanti e mi facevano pure senso.

La rilettura che ho fatto attraverso questo audiolibro gratuito mi ha aiutato a capire meglio i personaggi e ad apprezzare di più lo stile di Kafka, tanto che mi è tornata la voglia di (ri)leggere anche gli altri scritti.

Mi ha toccata la tenerezza della sorella, unica figura compassionevole che va oltre le apparenze e cerca di mettere questo insetto a suo agio, perché è pur sempre suo fratello. Sorprende la rapidità con cui invece i suoi genitori si convertano alla repulsione e arrivino presto a ignorarlo, specie alla fine.

Però, però, però…

Ho passato questi anni associando Franz Kafka a una narrazione lineare ma allo stesso tempo farraginosa, forse perché al liceo ho letto anche “Il processo” in tedesco. Rileggendo “La metamorfosi” mi sono accorta di come questo autore riesca a creare uno scorcio nella psicologia dei personaggi semplicemente mostrandoci cosa fanno. Quindi i miei tre “però” sono più da leggere con sorpresa, con il tono di “Però, questo Kafka!” (e subito torna alla memoria la scena memorabile di Aldo Giovanni e Giacomo in “Chiedimi se sono felice”…).

Da rivalutare, se lo avete mai pensato come autore ostico.

Cristina Mosca