La mia vita non proprio perfetta – di Sophie Kinsella

La mia vita non proprio perfetta

di Sophie Kinsella

Mondadori

dal sito dell’editore:

Katie è una ragazza di campagna di ventisei anni il cui sogno è diventare una londinese con la L maiuscola. Adora la vita della grande metropoli scintillante, ma il punto è che non se la può permettere. Come tante persone della sua età fa fatica ad arrivare alla fine del mese, anzi della settimana, tra stage mal pagati e lavori a termine è sempre a corto di soldi, vive in uno spazio minuscolo in coabitazione con altri ragazzi con cui non va esattamente d’accordo, si veste solo con abiti presi al mercato, mangia come un uccellino, ma nonostante tutto ciò resiste. Katie fa credere a tutti di avere una vita fantastica postando su Instagram foto patinate e modaiole, ma la verità è tristemente un’altra. Lei vorrebbe diventare come Demeter, anzi essere Demeter, la sua responsabile nella famosa agenzia di marketing in cui ora lavora, una quarantenne realizzata nella professione e nella vita, piena di glamour, sicura di sé e molto egocentrica. Ma quando improvvisamente Katie rimane di nuovo senza lavoro, è costretta a tornare a vivere dai genitori nel Somerset. Mortificata, vede svanire il suo sogno di carriera, ma ancora non sa che la partita è tutta da giocare. “La mia vita non proprio perfetta” è una commedia agrodolce che gioca con grande arguzia sul tema dell’apparire. Quante persone al mondo cercano di dare un’immagine di sé che non corrisponde affatto a quella vera, soprattutto sui social? Ancora una volta Sophie Kinsella dimostra un talento e una sensibilità ineguagliabili nel raccontare storie con grande empatia e ironia.

Recensione

Cath abita a Londra, impiega un’eternità per arrivare al lavoro, ha dei coinquilini a dir poco particolari e tiene i  vestiti su un’amaca, perché in camera sua non c’è spazio per un armadio, eppure è proprio dove vorrebbe essere. Magari non nel modo in cui vorrebbe, ma non rinuncerebbe mai a Londra. Da quando si è trasferita dal Somerset ha cambiato nome, si fa chiamare Cath e non più Katie, che le sembra troppo provinciale, poco londinese. Sogna di realizzarsi sul lavoro, di farsi notare dalla sua capa, Demeter, che ai suoi occhi incarna la donna perfetta: bella, elegante, decisa, realizzata, con una bella casa, brava sul lavoro, anche se un po’ distratta e poco attenta ai suoi collaboratori. Cath troverà in Alex un insperato aiuto e sostegno, ma ciò non le impedirà di perdere il lavoro. Tra l’altro Alex è molto bello e molto amico di Demeter. Insomma, non è adatto a Cath. Quando questa perde il lavoro, non le resta che tornare a casa sua, nel Somerset. Seguono equivoci, fraintendimenti e verità taciute. Cath, che è tornata a essere Katie, non posta più foto di pranzi meravigliosi (non suoi), aperitivi glamour (non suoi) e amici divertenti (non suoi). Sarà coinvolta nel tentativo di far decollare un’impresa familiare, cercando nel frattempo di trovare un altro lavoro.

Lo stile è quello leggero e ironico a cui ci ha abituati la Kinsella. Il libro è molto divertente e io l’ho divorato. Non manca la storia d’amore: lei inconsapevole di poter essere bella e attraente, lui affascinante e ricco, con un cognome importante, ma non per questo arrogante o presuntuoso, anzi. I protagonisti non sono quello che sembrano e alla fine Katie sbroglierà la matassa e aiuterà chi pensava di dover odiare.

La Kinsella come sempre riesce a presentarci personaggi divertenti, molto caratteristici, al limite del verosimile. Ma non importa, fintanto che ci fa ridere e ci trascina in storie dai risvolti comici. Le sue protagoniste sono sempre piene di risorse insospettabili, e Katie non fa eccezione. Alla fine, tornare nel Somerset, è la cosa migliore che potesse capitarle, perché l’ha costretta a tirarsi fuori, a emergere e mostrarsi per quello che è realmente, senza i vestiti stretti dell’apparenza, di come bisogna essere, vestirsi, parlare, comportarsi, bere, mangiare… per essere vincenti. Katie è un po’ quello che a volte vorremmo essere tutti: una sfigata che ce la fa alla grande.

Daniela