La peggior settimana della mia vita – di Silvia Menini

La peggior settimana della mia vita

di Silvia Menini

Rizzoli

Dal sito dell’editore

“Se escludi ogni possibilità che la magia possa esistere, non la troverai mai.” A trentaquattro anni Camilla è stufa del ruolo marginale e dello stipendio da fame che le sono riservati nell’azienda in cui lavora: ufficialmente area manager per un produttore di patate di ogni formato e sapore, in realtà si limita ad assicurare la quotidiana dose di caffeina alla sua tirannica responsabile. Sospettando una storia clandestina fra questa e il titolare dell’azienda, Camilla escogita un piano per incastrarli e costringerli ad accordarle quanto le spetta. Peccato che Camilla non sia dotata del fiuto di Richard Castle né dell’agilità delle eroine di Occhi di Gatto, il suo cartone animato preferito. Mentre il suo piano infallibile crolla miseramente, un irresistibile sconosciuto incrocia il suo cammino. Una volta. Due. Tre. Un caso? E se, oltre a lei, ci fosse qualcun altro che trama nell’ombra per realizzare i propri obiettivi? Una storia divertente e rocambolesca, un intreccio di intrighi e malintesi in cui l’amore complica – e risolve – ogni cosa.

Recensione

Tutto comincia quando a Camilla crolla il tetto in camera.

Anzi no: inizia tutto prima, molto prima. Matthew, il suo miglior amico nonché ex ragazzo, la aiuta in un’impresa senza senso. Cogliere sul fatto i loro capi e svelare la loro tresca amorosa. Come procedere poi non è importante, perché Camilla è così: fa piani complicati e improbabili, e tutti pensati solo a metà. Non si pone il problema di come continuare. Da sola, senza amici perché non sopporta nessuno (o nessuno sopporta lei?), riesce a districarsi nelle storie più complicate e a complicarsi quelle più semplici.

La sfortuna la perseguita, ma lei l’affronta con spirito di adattamento, chili di ironia e cibo, tanto cibo a ogni ora e in qualunque posto. Matthew non è da meno ed è l’unico a poterla sopportare, anche se lei continua a considerarlo un po’ stupido. L’accompagna e la sostiene, le fa da spalla, letteralmente, e sopporta i suoi deliri, del resto lei a lui non può mentire, si conoscono troppo bene. O forse no. Qualche segreto lo riescono a mantenere.

Nel frattempo succede qualcosa di strano al lavoro: vengono inviati tutti all’estero, con compiti astrusi e poco chiari, ma questo non ferma la quarta Occhio di Gatto Camilla, che si ritrova un aiuto inaspettato da un bell’uomo, comparso per caso nella sua vita, irresistibilmente attraente e, udite udite, la seconda persona al mondo a sopportarla e a riuscire a ridere con lei. Davanti a piatti straripanti di sugo e paella, si conosceranno e proveranno a stare insieme. Ma anche qui i segreti vengono presto a galla: nessuno è chi dice di essere, anche se la situazione e lo svelamento sono più grotteschi e divertenti, che da vera e propria rottura. Come si fa a litigare con una che improvvisa un vestito da riunione con ciabatte dell’hotel e corda delle tende?

La peggior settimana della mia vita è un libro divertente, ironico, che fa ridere. Improbabile e irresistibile, proprio come Camilla. Camilla che in questa settimana trova molto, ma perde anche moltissimo, prime tra tutte le sue Louboutin, insostituibili. Lei che voleva dare una svolta alla sua vita, si ritroverà senza casa e con il lavoro a rischio, dovrà ricominciare tutto da capo, compreso iniziare a vestirsi da Zara invece che da Fendi o Prada.

Daniela