La Risata del Barbaro di Sema Kaygusuz (Voland)

“La Risata del Barbaro”, un ironico e sapiente giallo, è ambientato in Turchia, patria dell’autrice, all’Hotel Colomba Blu. Fotografa immediatamente una società variopinta e pittoresca accomunata dal pregiudizio verso l’altro, il diverso.

Tutto comincia con un mistero: qualcuno ha sporcato la biancheria dell’hotel, non si sa chi sia stato ma i sospetti ricadono immediatamente su Turgay, il colpevole perfetto.

E non esitano i mariti ad attaccarlo per difendere l’onore delle mogli infastidite dalla perversione di questo molestatore seriale che ha osato orinare in mare la sera prima.

Ma poiché non tutto è come sembra, la penna ironica e dissacrante di Kaygusuz dipinge una realtà in cui tutti possono essere sospettati.

Ed ecco che in un tutti contro tutti emergono le fragilità e i pregiudizi su cui ciascuno fonda la propria esistenza.

Così diviene colpevole il giardiniere, il cuoco, una donna dagli occhi strani… “Tutti hanno gli occhi strani”.

Perché a guardare da vicino nessuno è senza colpa e chiunque può essere accusato.

Procede così la narrazione fra colpi di scena e false piste, ipocrisie e sospetti che mettono a nudo la profonda essenza dell’essere umano, che si fida e poi diffida, che ha bisogno di fare gruppo con i suoi simili ma è pronto a isolare il diverso.

Una storia che fa sorridere e poi riflettere, che continua oltre l’ultima pagina perché rappresenta anche noi.

SCHEDA LIBRO

All’Hotel Colomba Blu, sulle rive del Mar Egeo, l’idillio di un gruppo di vacanzieri è turbato da un evento singolare e disgustoso: una notte, tutta la biancheria dell’hotel viene sporcata. Da cosa, da chi? Uno sconosciuto? Un membro dello staff? Uno degli ospiti? L’indignazione si diffonde. Tra sospetti, accuse, insulti e ritorsioni, la scandalosa sfrontatezza del gesto serve a rivelare e a far emergere le tensioni, i conti in sospeso e i dolori più intimi… Tragicommedia dei tempi moderni, vincitore del premio Yunus Nadi, La risata del barbaro, con la sua folla di giovani innamorati, famiglie numerose, coppie sposate, anziane solitarie e una moltitudine di bambini, tratteggia con umorismo spericolato un affresco in miniatura dell’odierna Turchia, con le sue divisioni, violenze e ipocrisie.

Incipit

Che in hotel tutti sospettassero subito di Turgay era abbastanza naturale. Quell’uomo, che fin dal suo arrivo se ne stava l’intera notte a camminare sul molo brontolando tra sé, facendo gesti rabbiosi come se avesse davanti un interlocutore, aveva l’aria di uno andato in vacanza al solo scopo di creare zizzania in ogni ambiente in cui metteva piede. Dentro di sé sfidava senza sosta qualcuno, ma non stabiliva mai un contatto visivo con nessuno. La riservatezza aggressiva di Turgay era così inquietante che già al secondo giorno della sua permanenza insieme alla moglie all’Hotel Colomba Blu le sdraio attorno a loro erano rimaste vuote e le madri tenevano i figli alla larga come per proteggerli da una malattia contagiosa.

La faccenda era iniziata così: la notte del 18 agosto gli ospiti del Colomba Blu si erano ritirati nelle loro stanze già da tempo. Nel ristorante sulla terrazza che dava sul molo due camerieri stavano raccogliendo tovaglioli e tovaglie sporchi. Il pastore del Caucaso, legato per tutto il giorno alla catena sotto il sole e lasciato libero solo dopo la mezzanotte, di tanto in tanto appariva sotto la luce pallida dei lampioni, poi scompariva, seguiva Turgay nella sua passeggiata irrequieta e faceva pipì in ogni angolo disponibile, dai bungalow al giardino, dal molo alla spiaggia, dal bar all’aperto in stile rustico al tavolo da ping-pong. Cercando un luogo fresco per dormire disseminava tra la gente la sua tristezza canina.

Sema Kaygusuz

Nata a Samsun nella regione del Mar Nero nel 1972, ha cominciato a pubblicare i primi racconti nel 1995, aggiudicandosi l’anno seguente il premio per giovani narratori Gençlik Kitabevi. I successivi romanzi, tradotti in varie lingue e acclamati dalla critica turca e internazionale, le sono valsi numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Balkanika 2009, il France-Turquie 2010 e il Friedrich-Rückert-Preis 2016. La risata del barbaro è il suo ultimo romanzo.