La scelta di Giulia, di Brunella Schisa

la scelta di Giulia

 

Trama (dal sito dell’editore)

È un’abbagliante mattina di luglio quando Emma, neolaureata in Lettere, riceve una telefonata inattesa: l’anziana prozia Carolina, che lei a malapena conosce, la invita a casa sua perché, dice, ha un regalo per lei. La curiosità di Emma si tramuta in stupore quando – tra le mura solenni del palazzo di via dei Mille, a Napoli, teatro di tutte le vicende della sua famiglia – la zia le affida un astuccio che contiene un anello: una meravigliosa corniola ovale con una figura incisa sostenuta da una catena liberty d’oro rosso. Un oggetto prezioso, appartenuto in origine a Giulia, la mitica bisnonna capostipite della famiglia. L’anello, la cui pietra somiglia a un cuore pulsante, sembra lanciare un richiamo al quale la nuova proprietaria non riesce a sottrarsi: abbandonato ogni progetto di vacanza estiva, Emma si dedica alla ricostruzione di una storia famigliare che si rivela coinvolgente oltre ogni sua previsione. Dalle carte rese fragili dal tempo emergono parole piene di passione, le foto ingiallite mostrano volti fieri e misteriosi, la voce di zia Carolina narra di amori e tradimenti, di guerre, speranze e sconfitte – ma a tratti si indurisce in una reticenza impenetrabile. Le vite degli uomini bellissimi e infedeli e delle donne volitive della famiglia Cortesi offrono a Emma chiavi preziose per capire se stessa; ed è sempre più chiaro che all’anello è legato un segreto bruciante…

 

Recensione

Il libro alterna le vicende di Emma e del suo nucleo familiare, a quelle della sua famiglia, intesa dai trisavoli in giù. Su indicazioni di zia Carolina, Emma deve catalogare tutti i documenti e le foto di famiglia. Per fissare nella memoria quanto le racconta la zia, Emma inizia a scrivere la storia di famiglia. Con l’espediente del romanzo nel romanzo, ci vengono narrate le vicende della famiglia Cortesi nell’Ottocento e nel Novecento. La costruzione della propria fortuna, del patrimonio immobiliare, la perdita di ingenti somme, gli intrighi in famiglia in cui nessuno è esente dal peccato. Chi più, chi meno. Chi tradisce e chi accetta il tradimento.

Più che un romanzo, è una narrazione di fatti (per lo più tradimenti) e una ricostruzione di un aspetto del passato del nostro paese di cui non si parla quasi mai: il colonialismo.

È un libro che descrive e racconta le emozioni, più che evocarle o suscitarle.

I segreti in realtà non sono tali: lo sono solo per la protagonista, Emma, che pare essere l’unica a non conoscere il vero passato dei suoi “illustri” antenati. Anche il segreto dei segreti, quello che nessuno dovrebbe sapere o scoprire, in realtà è sotto gli occhi di tutti e il lettore lo può facilmente immaginare pagine prima di Emma. A farla da padrone sono i tradimenti: la fedeltà è una parola priva di senso per tutti loro.

Personalmente l’ho trovato un po’ faticoso da leggere in alcuni passaggi. I personaggi sono tanti, le parentele si incrociano e in realtà nessuno di loro riesce veramente ad appassionare.

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