Ma a cosa serve questo tuo soffrire? -Davide Munaro (Mondadori)

Ma a cosa serve questo tuo soffrire? – Davide Munaro – Mondadori

Ma a cosa serve questo tuo soffrire? è costruito come un viaggio dentro di sé, una serie di racconti in cui l’autore si racconta e ci racconta cose strane a cui assiste, che vede.

Non gli accadono realmente, le immagina, le vede e le vive nella sua testa, ma per lui, e per noi, hanno un significato profondo. Mi ha ricordato molto Milton Erickson e i suoi racconti (La mia voce ti accompagnerà, Astrolabio), che servivano a veicolare messaggi che altrimenti l’ascoltatore non avrebbe colto. E non è un caso che entrambi, Erickson e Munaro, siano ipnotisti.

Ma a cosa serve questo tuo soffrire? non è un libro da prendere solo alla lettera. C’è un significato letterale e poi ce n’è uno più profondo:

Quando si naviga a vista, si naviga lentamente, ponendo attenzione a ogni istante.

Utilizza le libere associazioni per farti vedere qualcosa che altrimenti non vedresti. Sono messaggi camuffati, di modo che ognuno di noi li possa riconoscere e decodificare a un livello non consapevole, per poi adottarli e tradurli in azione in maniera, invece, consapevole.

Un libro che se preso alla lettera ci dà qualche spunto, qualche idea su cui riflettere, meditare, una direzione al cambiamento. Ma che se ascoltato e lasciato fluire senza barriere, ci permette di vedere oltre l’orizzonte.

Ma a cosa serve questo tuo soffrire? ci fa porre una domanda: è necessario sognare per vedere e capire la realtà? A occhi nudi non riusciamo proprio a vederla?

Munaro insiste sulla sofferenza che dobbiamo accettare, lasciar fluire, è una porta verso la maggior comprensione di noi stessi. Ci aiuta ad andare oltre i nostri schemi, perché ci mette a forza in una zona non di comfort.

Ci sono alcune parole che ritornano spesso: paura, orizzonte, gabbia, volare, essenziale, ricordi, fatica e sofferenze.

Possiamo decidere di stare nella sofferenza e restare fermi, oppure di lasciarla fluire e andare oltre.

Essere felici è una scelta

Io ho scelto di essere felice e lo scelgo ogni giorno. E tu?

Un libro che è molto più di quello che sembra, perché ci parla in una maniera che non comprendiamo immediatamente, parla al nostro subconscio, quella parte di noi che sta appena sotto la consapevolezza, ma che è ancora abbastanza accessibile, con cui possiamo dialogare, in entrata e in uscita, utilizzando le immagini, che sono molto più potenti delle parole.

Un libro consigliato, soprattutto a chi sta attraversando un momento difficile e non sa bene come trattare la sofferenza. In queste pagine troverà la spinta per andare oltre, senza negarla.

Se tu sei disposto a viverla, questa sofferenza, scoprirai che sei molto più di quello che pensavi di essere

Ringraziamo la casa editrice per la copia cartacea