Momo di Michael Ende

Momo di Michael Ende
Momo di Michael Ende

Momo di Michael Ende

Descrizione:

Una società di ‘signori grigi’, che si dicono agenti della ‘cassa di risparmio del tempo’ opera per convincere un sempre maggiore numero di persone sull’utilità di risparmiare tempo. Esso verrebbe restituito con gli interessi dopo il sessantaduesimo anno. Ma è una menzogna! Il tempo risparmiato fornisce ai ‘signori grigi’ la materia vitale: essi possono condurre una esistenza parassitaria alle spalle degli altri uomini. Solo un gruppo di uomini riuniti intorno alla piccola Momo, bambina senza genitori, scappata dall’orfanotrofio, resiste all’offensiva della società segreta. Momo riesce a strappare a uno degli agenti il segreto della colossale truffa…

 

Recensione:

Questo è il primo libro che ho letto. Me lo ha prestato mio cugino che è più grande di me di sei anni, senza spiegarmi niente. Ho sfogliato le prime pagine nel silenzio della mia stanzetta e non sapevo niente di Michael Ende, non sapevo niente di storie oltre Piccole Donne e non conoscevo ancora Momo.

Questo libro cambiò la mia percezione della lettura. Non una fiaba, non Alice nel paese delle Meraviglie, qui si parlava di tempo da risparmiare, di uomini grigi e di una bambina eccezionale.

Momo, che allora per me aveva la mia età, non si spaventa di niente, parla poco e molto di più ascolta. Per questo tutti l’adorano, perché risolve i problemi facendo silenzio. Incredibile, pensavo, una bambina che vive da sola e basta a se stessa, ma nessuno può fare più a meno di lei. Questa è Momo. La diversa, l’eccezione che ha un compito importante: un mondo da salvare.

Ha un aspetto insolito, questa bambina, i capelli ricci e neri come la pece, i piedi ancora più neri e una grande giacca da uomo dalle maniche con mille risvolti. E poi i signori grigi, la tartaruga Cassiopea che predice il futuro con mezz’ora soltanto di anticipo, il custode del tempo con la sua stanza degli orologi in cui nascono gli orefiori, tutto nel mondo di Momo ci ricorda qualcosa che conosciamo bene: anche da noi si risparmia il tempo, si corre sempre, per cosa poi? per regalarlo a chi il tempo ci promette di investirlo bene, per il nostro futuro che chi lo sa se arriverà mai davvero e se quel tempo ce lo restituirà primo o poi con gli interessi promessi dai calcoli di quei signori. CI vuole una bambina per riassaporare la libertà da un orologio che va al contrario, ci vuole Momo.

Momo è più di una fiaba per bambini: andrebbe riletta con regolarità al passare degli anni per vedere come cambia la nostra percezione del tempo e del suo valore,

Dopo quasi trent’anni ho ancora questo libro nel cuore, e ogni tanto ne torno a sfogliare le pagine ingiallite per sentirmi Momo e trovare il coraggio di sfidare il mondo.

videorecensione

Anita