Chi se ne frega della scuola – di Grassucci, Sbardella e Nannini

Chi se ne frega della scuola 

di Daniele Grassucci, Marco Sbardella e Alessio Nannini

edizioni Aliberti

 

dal sito dell’editore

Skuola.net, la più grande e seguita community sulla scuola italiana, frequentata ogni mese da 5 milioni di studenti dalle medie fino all’università. Dal dialogo quotidiano con loro, emerge un ritratto inedito della Generazione Z tra e fuori dai banchi.
Aspettative, esigenze ma anche i disagitrovano voce nella prima proposta di riforma della scuola italiana elaborata dai giovani attraverso una massiccia consultazione online.
Un manifesto che farà discutere le istituzioni e la società.

Cosa accade ogni giorno agli oltre 6 milioni di studenti che varcano le porte delle nostre scuole? Invece di ascoltare i soliti adulti che pontificano, provate a chiederlo ai diretti interessati. È quello che hanno fatto i due fondatori di Skuola.net, Daniele Grassucci e Marco Sbardella, insieme ad Alessio Nannini. Un viaggio in questo mondo che offre uno spaccato vivido e agile di una realtà che non si ferma e che, di fronte ai bisogni comuni, preferisce agire invece di parlare. A volte con risultati eccellenti. Altre con esiti catastrofici, che balzano agli onori della cronaca: cyberbullismo, morti in gita, disoccupazione giovanile alle stelle.

Skuola.net è ormai un compagno di studi di ogni studente dalle medie fino alla laurea. Fondato nel 2000 da due liceali, ogni mese il portale è visitato da circa 5 milioni di studenti e conta su una community di oltre 2 milioni di utenti. La storia recente della nostra scuola si intreccia con la nascita, lo sviluppo, gli episodi quotidiani della più grande scuola virtuale italiana, Skuola.net. La piattaforma edTech che ha rivoluzionato per sempre il modo di studiare di generazioni di ragazzi dai compiti alle ripetizioni. Una realtà che dialoga con le istituzioni impegnata nel sociale e presente sui media nazionali come riconosciuta opinion leader. Un ruolo che Skuola.net vuole rafforzare nei prossimi anni: portare alla luce le istanze profonde di un vero e proprio movimento giovanile che ha già cambiato la scuola da dentro. E proporre una riforma della scuola italiana che fi nalmente parta dai giovani e da coloro che la scuola la fanno.

Recensione

Forse è un caso o forse, mi sono capitati due libri sulla scuola. Dato che ho la malsana abitudine di leggere più libri contemporaneamente, mi sono ritrovata a leggerli insieme, tanto da pensare di fare un’unica recensione per entrambi. Ma non è possibile. Il mondo della scuola viene affrontato da punti di vista diversi, tuttavia c’è una cosa che accomuna gli autori e che intendo introdurre con le parole poste a conclusione di questo libro, Chi se ne frega della scuola:

Il Manifesto per la Scuola che accompagna questo libro ha

due finalità: la prima, è di voler essere uno spunto di riflessione

per capire quali sarebbero le innovazioni auspicate dagli studenti

(i quali studenti, molto spesso, chiedono soltanto di essere ascoltati

con serietà e attenzione dal mondo degli adulti, cioè da coloro

che nell’esercizio dei ruoli e delle funzioni possono programmare

delle politiche adeguate); la seconda, di proporre il metodo

del crowdsourcing, che negli ecosistemi digitali sta garantendo il

successo di quasi tutte le piattaforme.

Il grassetto è mio. È curioso, ma non stupisce, come una delle necessità principale nelle relazioni umane sia l’ascolto. Le persone hanno bisogno di ascolto, e a maggior ragione i ragazzi che stanno sì cercando la loro strada, ma che per trovarla hanno bisogno di essere ascoltati. Non solo: come questo breve compendio ci dimostra, i ragazzi non sono solo i più competenti rispetto al mondo scuola, ma sono anche quelli che con più onestà e semplicità possono proporre migliorie, senza stravolgere il sistema e senza richiedere particolari investimenti, o eccessivi finanziamenti. In fondo, dal loro punto di vista, spesso si tratta di utilizzare strumenti che già ci sono, o di farli adottare in maniera funzionale dalla scuola. O, a volte, semplicemente di essere accolti nelle loro richieste e i loro dubbi.

Questo libro si apre con un tema forte: il cyberbullismo. Sappiamo tutti che cos’è, purtroppo, per gli episodi di cronaca che ci raccontano di persone che hanno preferito porre fine alla propria vita, piuttosto che continuare a vivere ricoperti di insulti e ingiurie, sui social e dal vivo.

Il libro riporta dati sconcertanti: le percentuali di ragazzi vittime di bullismo sono altissime, e se ai nostri tempi il bullismo era brutto, ma almeno era confinato nello spazio e nel tempo, adesso è senza soluzione di continuità. Coi social è impossibile arginarlo. È un fenomeno talmente diffuso e complesso, che esistono termini specifici per indicare il diverso genere di bullismo.

Il libro, che è scritto dagli autori/gestori di Skuola.net, continua poi parlando dell’orientamento scolastico e dei suoi obiettivi mancati. La maggior parte dei ragazzi si pente dell’indirizzo di studi intrapreso.

Si parla anche dell’alternanza scuola-lavoro, dei pro e dei contro.

E di altri argomenti, tutti affrontati da un punto di osservazione privilegiato, quello di skuola.net, che da anni interagisce con gli studenti, li ascolta, offre servizi e accoglie proposte.

Un libro interessante, che fornisce uno spaccato della scuola di oggi, con dati e statistiche, fonti attendibili e proposte concrete.

Daniela