Occhi profondo mare , Cristian Martini

occhi profondo mare

Secondo romanzo di Cristian Martini, edito da La Memoria del Mondo nel 2011. Nella versione cartacea le pagine sono 136 e il prezzo di copertina è di 12,50€. Su Amazon è anche possibile scaricarlo gratis in formato Kindle.

TRAMA: dopo tanto vagabondare, un uomo torna in un paese che lo aveva accolto tanti anni prima, facendogli scoprire l’amore. Il ritorno in questo luogo si rivelerà l’inizio di un nuovo viaggio, fatto, però, stando fermi nello stesso posto e riscoprendo le mille esperienze della vita attraverso la conoscenza di un bambino speciale. La vita è un lungo viaggio, pieno di sorprese e segnali che l’uomo coglie e da cui trae insegnamenti e indicazioni per proseguire lungo il cammino. In questo racconto c’è chi arriva, chi ritorna, chi aspetta di partire e poi parte, chi continua a vivere nel posto in cui è nato senza mai lasciarlo. C’è chi cerca e chi non ha bisogno di cercare. C’è chi ha bisogno di esplorare il mondo senza sapere cosa sta cercando e trova il tesoro più prezioso che solo l’amore può dare. E c’è chi non sapeva ancora che la vita era un’esperienza da costruire lungo un viaggio fatto con la mente e poi sperimentato col corpo e lo scoprirà viaggiando. Senzanome, paese dal nome insolito, diventa teatro della vita di persone che apparentemente si incontrano per caso, ma che il destino fa incontrare in un punto comune dal significato fondamentale e per una ragione ben precisa. Senzanome, il luogo dell’amore eterno. Questo racconto è un viaggio. Un viaggio nella crescita della persona e della sua coscienza, nella ricerca di se stesso e dell’avventura più grande che si possa affrontare: quella della vita.

Recensione:

è  un bel libro, scritto in maniera semplice, fluida.

L’autore esprime, per il tramite del protagonista, l’amore e il rispetto per la natura, nelle sue varie forme. Parla di un viaggio, del viaggio che ognuno di noi fa, quello che ciascuno di noi decide di vedere. Sono viaggi metaforici, certo, ma anche fisici. In ogni pagina, in ogni parola, emerge chiara la solitudine del viaggiatore, il fatto che nessuno si può sostituire a qualcun altro. Inutile cercare compagnia: la sola compagnia che avremo, sarà la nostra ombra. In certi momenti altre ombre si affiancheranno, o la nostra ombra si affiancherà a quella di qualcun altro, ma non saranno mai perfettamente sovrapponibili.

È un libro triste e bello al tempo stesso. Chiusa l’ultima pagina, qualcosa, nello stomaco, non vuole andare giù. Il finale è il migliore che l’autore potesse scrivere, ma non è quello che un lettore spera.

E sono tante le parole non dette che si sarebbero volute leggere, ma sono tanti anche gli spunti di riflessione.

È un libro senza pretese, che alla fine riesce a dire e dare molto più di quanto ci si aspetti.