“Otto. Tutti siamo tutti” di Roberta Calandra (Edizioni Croce)

Questo libro è senza dubbio originale e impegnativo. i filoni narrativi che compongono il romanzo lo dividono in quattro parti e attraversano più di due secoli in una Europa difficile e violenta. Ma ogni momento storico è fortemente legato al precedente e al successivo per una serie di cause ed effetti che lo costituiscono, combinandone le interazioni fra i diversi periodi storici. Non a caso la copertina raffigura un otto rovesciato che diventa simbolicamente l’infinito.

La Storia come l’Amore non inizia e non finisce. L’autrice ci accoglie fra le pagine del suo romanzo proprio con questa domanda: “Quando comincia un amore e perché?”

Più volte anche io mi sono domandata se il sentimento universale dell’amore fosse un infinito passaggio da una coppia a un’altra, necessario per sopravvivere e alleviare le pene dell’umanità tutta. E qui ho ritrovato gli eventi intrecciati, talvolta allineati, altre incrociati, in una sequenza che va e ritorna in una continuità di passato, presente e futuro. Nulla si crea dunque ma tutto si trasforma. Anche l’amore interagisce con le forze del Cosmo come l’energia? L’autrice nell’introduzione, in effetti, ci parla di “idea quantistica di una sincronicità di piani temporali, unificati da una matrix specifica” e le storie di “Otto” si intersecano e alternano attingendo alla tradizione letteraria, storica e poetica.

Philippe, nella prima parte, come ci spiega la stessa autrice, si ispira a figure come Cagliostro e De Sade, ma ritroviamo anche i romantici inglesi (Keats, Byron e Sheley, ad esempio) o Virginia Woolf e Dumas e ancora le canzoni di Anna Oxa, Shakespeare, Naomi Campbell e Pasolini. Cos’hanno in comune tutti questi personaggi? Sono vissuti sotto questo stesso cielo e hanno preso parte, ciascuno abitandone una parte diversa, alla stessa grande Storia dell’Uomo.

Dal Sito dell’Editore:

Otto è il simbolo dell’infinito e questa storia parla delle infinite potenzialità della vita e della sua forza primigenia, l’amore. I protagonisti di questa lunga favola sono due, anche se si ritrovano, a loro insaputa, a rivestire i panni di otto vite diverse, amandosi costantemente attraverso i secoli.
Prima sono Philippe e Olympia durante la Rivoluzione Francese: un libertino e una rivoluzionaria.
Diventano Gabriel e William, due poeti romantici dell’800, poi Milena e Greta in un lager, per finire ad amarsi come Giacomo ed Elena, un uomo e una donna in posizione scambiata rispetto ai ruoli di partenza.
Una sorta di “Orlando per 4” in salsa di Encyclopedie, una favola sull’amore, sulla passione, sulla resilienza.

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