Prospettive – AA. VV.

Prospettive

AA.VV.

Jona Editore

 

Dal sito dell’editore

Prospettive è una antologia di racconti: dodici temi, venti autori. Potranno piacervi, potrete trovarli interessanti, potranno accompagnarvi per qualche ora.Prospettive, lo dice la parola stessa, sono punti di vista. Prospettive sono idee, possibili scenari, combinazioni di eventi. Prospettive sono autori talentuosi che si affacciano alla letteratura portando una loro visione.In questa visione potrete ritrovarvi e pensare la classica frase: “questo lo avrei fatto anche io!”, “ma dai, questo è capitato anche a me!”, “in questo personaggio proprio mi ritrovo!”. In questo caso sarà una lettura piacevole, rassicurante, vi farà sentire meno soli.Oppure, semplicemente, no. Potrete pensare il contrario, potrete dire: “ma no! Ma come ha fatto, ma come è possibile, ma perché?”. Questa seconda possibilità è destabilizzante, toglie sicurezze, non ci fa sentire a casa, ama altrove. Eppure questo è il compito della letteratura: spiazzarci. Farci vedere, nuove “prospettive”, farci trovare nuove parti di noi, che certo, abbiamo sempre avuto, ma non sapevamo di avere.

Recensione

Questo libro è una raccolta di racconti, frutto di contest.

Alcuni racconti hanno lo stesso titolo, ma il modo in cui vengono sviluppati, la storia che raccontano, lo stile utilizzato, sono molto diversi tra di loro. I partecipanti hanno raccontato un frammento di vita vera o immaginaria, mettendo al centro le persone e i sentimenti, nel senso del sentire. Chi parla di guerra, chi di amore, chi di nostalgia o di fuga. Scorci di realtà e di mondi immaginari.

Alcuni racconti sembrano finire troppo presto, leggeri e profondi, altri lasciano degli interrogativi: che cosa avrà voluto dire l’autore? Alcuni sono dolci e morbidi, come il sole d’estate al tramonto.

Ogni racconto è a sé. Mi è piaciuto molto quello della ragazza cieca al mare, per esempio. O quello di Angela, che finisce uccisa dal compagno. Non tanto per l’argomento in sé, che vorremmo essere fantascienza e invece troppo spesso è realtà; quanto per il modo in cui viene raccontata. Un’ironia ben dosata, non esagerata.

Ce ne sono altri di racconti che mi hanno colpita: il signore che dopo anni torna nel suo paese. Le poche parole utilizzate dall’autore narrano di una solitudine senza soluzione.

Un libro che si può leggere in una sera, i racconti sono molto brevi, o scegliendo a caso un racconto ogni tanto.

Daniela