Qualcosa nella nebbia di Roberto Camurri (NNE)

Alla sua terza prova, dopo “A misura d’uomo ” e” Nel nome della madre”, che abbiamo apprezzato e recensito sui nostri canali, Camurri ci trasporta ancora una volta a Fabbrico ma stavolta attraverso un metaromanzo.

Il protagonista è uno scrittore che si chiama Roberto, lo stesso nome dell’autore, che dopo un romanzo pubblicato e tradotto (come ancheCamurri), ha deciso di ambientare il suo romanzo a Fabbrico, anche se non c’è mai stato prima. E l’atmosfera si fa lugubre e inquietante mentre Camurri ci trascina in una tinta di mistero. Fabbrico è un luogo oscuro in cui le emozioni si mescolano al paese e scivolano dentro l’animo umano, indagano, affondano e tirano fuori non detti, paure e segreti.

Alice e Giuseppe arrivao a Fabbrico per un funerale. Il padre di lui è morto e tornare in quel paese significa riaprire una ferita e fare i conti col passato perché si cicatrizzi. Ritorno alle radici, rapporto col padre

Da Fabbrico non si può andare via, è un luogo che richiama, che impedisce di tagliare del tutto e costringe ad affrontare il dolore.

Camurri si confronta con il suo alter ego diventando egli stesso personaggio in un gioco di specchi con la sua scrittura e i i personaggi e i luoghi immaginati.