“Quello che mi manca per essere intera” di Ilaria Scarioni (Mondadori)

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Quello che mi manca per essere intera

Questo romanzo racconta della vita di Bianca dal punto di vista della protagonista che ci presenta il suo mondo in prima persona. Bianca è nata con una malattia congenita che le deforma gli arti e la fa sentire diversa. Trova conforto nelle voci e nelle presenze che avverte intorno a sé, prima di tutti Gesù, il medico fondatore dell’ospedale di Genova Gaslini e la figlia di lui, morta prematuramente all’età di undici anni. Bianca crede di vederla, di parlarle, come lei non si riesce a sentire normale.

“Carne difettosa. Carne incompiuta. Malfatta. Sbagliata. Carne deforme. Io sono questo. E’ accaduto, nessuno sa perché. Si dice di una malattia che è idiomatica quando le cause che l’hanno generata restano sconosciute”.

Ha un bel fidanzato Bianca, si chiama Cesare ed è un fotografo. Di lui è innamorata ma a tratti lo respinge. Cesare è di una bellezza tale che se così non fosse lei non lo avrebbe amato. Eppure per la sua bellezza un po’ forse lo odia, perché lui non potrà mai capirla davvero. In più Cesare la fotografa e lei non sopporta tanta attenzione su quel suo corpo deforme per natura e martoriato dalle infinite operazioni cui si è sottoposta per cercare una normalità forse solo apparente.

Bianca è anche un medico. Non avrebbe potuto fare altro dopo gli anni passati a curarsi, d’altra parte. Eppure rimane incompleta. Per quanto si affanni a essere intera, le manca sempre qualcosa. Perché la normalità non può trovarla nella perfezione esteriore, dovrebbe cercarla dentro.

Quello che mi manca per essere intera è composto da livelli che si intrecciano: la sofferenza per una malformazione fisica, la serie di interventi cui la protagonista si è sottoposta per sentirsi “normale”, la storia del Gaslini, del suo fondatore e della figlia di lui morta precocemente, la voglia di farcela e diventare medico, nonostante tutto ciò che gli ospedali rappresentano per lei, la difficoltà di sentirsi a proprio agio, nuda davanti a un uomo. C’è una intimità disarmante nella scrittura di Ilaria Scarioni, quasi imbarazzante per il lettore che si ritrova fra le pagine di questo libro. Molto bello lo stile e l’approccio, ho apprezzato la figura a tutto tondo della protagonista che si mette a nudo con le sue fragilità, che sono poi quelle di tutti noi, anche senza deformità apparenti.