Ragazze Elettriche di Naomi Alderman per Nottetempo

ragazze elettriche
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Ragazze Elettriche di Naomi Alderman per Nottetempo

 

Il mondo distopico immaginato da Naomi Alderman è un totale capovolgimento dei ruoli fra uomo e donne come lo abbiamo conosciuto negli ultimi millenni. Ma non è un romanzo femminista.

Complice l’attenzione dei media in questo periodo sul delicato argomento del rapporto fra i due sessi, questo romanzo si rende indispensabile per comprendere la delicatezza del tema e immaginare lo scenario possibile può aiutare a comprendere meglio lo stato delle cose nel presente.

La Trama.

Innanzitutto di cosa parla: Un giorno alcune donne si accorgono di avere un potere, un’elettricità che le percorre lungo tutto il corpo e che si determina in una scarica elettrica capace di far soffrire, immobilizzare o addirittura uccidere chi ne viene raggiunto. Si aprono così infinite possibilità in tutti i campi della società civile così come la conosciamo. Le donne sono in grado di raggiungere i vertici di ogni ambito in cui si cimentano (politica, religione, ecc…) operando con la violenza contro chi si oppone loro.

I personaggi principali.

Quattro i personaggi principali di questo che si può definire un romanzo colossale per la portata del messaggio e per il fatto che analizza l’evoluzione delle società di tutto il mondo. Roxy è una figlia cui hanno ucciso la madre e si metterà sulle tracce dell’assassino perché medita vendetta; Allie ha subito violenze dal padre adottivo con il tacito assenso della madre e trova riparo in un convento dove diventerà sacerdotessa nella grande setta che adora un dio donna; Margot, un sindaco con aspirazioni ambiziose che vuole diventare presidente e per far questo monopolizza la vita dei familiari. Infine un ragazzo, Tunde, che si ritrova per caso nel posto giusto al momento giusto e riprende la scena che farà il giro del mondo globalizzando il fenomeno ormai inarrestabile.

Il potere si trova all’altezza della scapola ed è una matassa da cui si origina l’elettricità e consente alle donne di acquisire una pericolosa consapevolezza di cui non è detto faranno buon uso. L’autrice non si compiace però dell’invenzione, semmai osserva con sguardo attento e a tratti preoccupato la degenerazione degli eventi che può soltanto portare alla catastrofe.

La tematica

Prendendo spunto dagli studi postcoloniali e dalla cultura schiavista il tema portante, al di là dell’ambientazione in un futuro indefinito è l’abuso di potere di chi ha un ruolo che gli consente di disporre dell’altro.

Soprattutto, la vera notizia è che le donne al potere non sarebbero migliori degli uomini, più umane o più attente visto che sono da sempre dedite alla cura e alla protezione dei più deboli. La vera notizia è che le donne al potere sarebbero addirittura peggio degli uomini.

Estratto.

“Mentre lo fanno, gli uomini chiudono Roxy nell’armadio. Ciò
che non sanno è che lei è già stata chiusa in quell’armadio, prima
d’allora. Quando fa la cattiva, sua madre la mette lí. Solo per
pochi minuti. Finché non si calma. Un po’ alla volta, durante le
ore passate lí dentro, ha allentato la serratura, girando le viti con
un’unghia o una graffetta. Avrebbe potuto staccare quella serratura
in qualunque momento. Ma non l’ha fatto, perché magari
poi la madre avrebbe applicato un chiavistello sul lato esterno.
Le basta sapere, stando seduta al buio, che, se davvero volesse,
potrebbe uscire. Quella certezza è bella come la libertà.
Ecco perché sono convinti di averla chiusa dentro, al riparo.
Lei però salta fuori. È cosí che vede tutto.”

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