
Il 12 marzo 2025 è uscito in libreria “Scellerate. Storie di donne e scintille nei paesaggi d’Abruzzo”, un nuovo libro a marchio Radici firmato da Antonella Finucci, al suo esordio letterario.
Docente e giornalista, Antonella Finucci propone un prodotto dal taglio originale e per questo coinvolgente e forte anche dal punto di vista narrativo: raccontare una terra, in questo caso il suo (e mio) Abruzzo, attraverso il rapporto viscerale che c’è tra le persone e un luogo.
Ringraziamo l’editore per la copia cartacea ricevuta in omaggio.
Cos’è “Scellerate”
Quindici microsaggi permettono al lettore di attraversare una regione in maniera specifica e originale.
Rocce, acqua, misteri, animali, materie prime; contrapposizioni (entroterra e costa, passato e presente, chiusura e apertura), linguaggi, lingue.
In ogni microsaggio si esplora un pezzetto di Abruzzo attraverso le persone, in prevalenza donne, che lo hanno rappresentato nel passato e che lo preservano nel presente.
Punti di forza
A pagina 14 ero già innamorata. Nell’introduzione, l’autrice racconta che quando ha scelto il suo percorso di studi era ugualmente combattuta tra Lettere e Geologia, “il cielo e la terra”. Ha scelto il cielo, come lei stessa dice, ma non si è negata la terra e ha continuato a studiare saggi di vulcanologia e di psicologia del paesaggio.
Questo eclettismo è il pilone su cui è costruito “Scellerate”. Le donne del sottotitolo non sono semplicemente legate ai loro territori: ne sono l’incarnazione. La loro emanazione. Il loro spirito del passato permane e si sovrappone alle storie e alle battaglie del presente.
Sono donne spesso gentili, sempre coraggiose, animate da fermezza e buone cause. “Scellerate” è una raccolta di buone pratiche. Conquista perché mano a mano che vengono presentate scelte di vita o imprenditoriali di persone fortemente radicate nel presente, il lettore può trovare loro o i loro progetti su internet e iniziare a seguirle, alimentando un circolo virtuoso di positività.
Sono tutte belle, le persone che Antonella Finucci sceglie. Ci sono custodi di saperi, come chi dirige la Piccola Biblioteca Marsicana o “La porta dei parchi”, ma anche streghe, brigantesse, donne pastore e pittrici. Annunziata Scipione, Daniela d’Arielli, Donatella Di Pietrantonio, Filomena Delli Castelli sono solo alcune delle decine di donne, di origine o adozione abruzzese, che testimoniano il privilegio di essere radicati a un territorio.
Sapevate che in Abruzzo esiste un paese per buona parte costruito con i fossili? Conoscete il processo continuo di distruzione e rigenerazione che appartiene alle terre più colpite dal terremoto?
La struttura in capitoli brevi permette di godere del testo come una genziana, a piccoli sorsi. I suggerimenti e gli stimoli che il lettore riceve sono tantissimi e ammalianti. L’autrice è una scellerata di montagna, ma si muove come un fiume.
Cristina Mosca