Shirley Jackson, L’incubo di Hill House (Adelphi)

Shirley Jackson, L’incubo di Hill House (Adelphi)

Shirley Jackson, L’incubo di Hill House (Adelphi)

Halloween si avvicina ed è tempo di letture a tema fantasmi e case infestate: Shirley Jackson (1916-1965), scrittrice statunitense dalla vita tormentata quasi come quella dei suoi personaggi, ci offre uno dei capolavori del genere gotico con “L’incubo di Hill House” (1959).

“Hill House, che sana non era, si ergeva sola contro le sue colline, chiusa intorno al buio; si ergeva così da ottant’anni e avrebbe potuto continuare per altri ottanta. Dentro, i muri salivano dritti, i mattoni si univano con precisione, i pavimenti erano solidi, e le porte diligentemente chiuse; il silenzio si stendeva uniforme contro il legno e la pietra di Hill House, e qualunque cosa si muovesse lì dentro, si muoveva sola.”

Con un siffatto incipit e una storia raccontata tutta sul filo del rasoio, Shirley Jackson entra a pieno titolo fra i migliori scrittori di horror psicologico del XX secolo, di cui si dichiara debitore persino il maestro della paura Stephen King.

Il romanzo, tradotto in italiano solo nel 1979, si apre con l’arrivo di una richiesta insolita a tre giovani dai poter paranormali, da parte di un antropologo: il professor Montague chiede ai tre di raggiungerlo il prima possibile a Hill House per motivi di ricerca, in quella che secondo i racconti popolari sarebbe una casa infestata. Scopo dello studio è annotare le sensazioni e i fenomeni che i vari ospiti della casa avranno modo di osservare durante il loro soggiorno, per scoprire finalmente il segreto della casa.

Eleonor Vance, una trentenne solitaria che dice di se stessa di non essere mai stata felice, accoglie di buon grado l’invito del professore e sarà proprio lei a stringere un rapporto molto particolare con la casa.

Ma si tratta di incubi notturni o di allucinazioni di massa? Fenomeni di Poltergeist o deliri di una donna triste, finalmente al centro delle attenzioni degli altri?

Un testo ambiguo, spiazzante, onirico che richiama le atmosfere gotiche del classico di Henri James “Il giro di vite”.

Non a caso il romanzo di Shirley Jackson ha ispirato nel 2018 la prima stagione della serie Netflix “The haunting” mentre la seconda stagione del telefilm prende spunto proprio dal capolavoro di James.

Denise Bonanno