Tiwanaku la leggenda di Cristina M.D. Belloni

Dal sito dell’editore:

Perse nella notte dei tempi, molto prima dell’era del “quinto sole”, riecheggiano le vicende fantastiche e terribili del popolo Huari, vissuto sull’altipiano del lago “Chu Kahua”, ai confini del cielo, molte ere or sono. Pastori e pescatori, vivevano in armonia tra loro e con la Natura circostante. Piccoli agglomerati di capanne erano sparsi a punteggiare il vasto altipiano. Minuscoli e placidi nuclei isolati che ogni tanto si radunavano per le grandi celebrazioni a far festa tutti insieme e cantare le loro nenie tribali intorno al fuoco, a narrare le storie dei giganti e delle paurose meraviglie della foresta sottostante. I bambini mimavano rumorosamente le imprese degli antenati che combatterono contro i rivali abitanti di Tiwanaku o contro i draghi piumati che si diceva abitassero ancora sulle isole proibite del Sole e della Luna. La tranquilla esistenza di tutti loro, però, un giorno venne sconvolta e cambiata inesorabilmente da sconcertanti eventi più grandi e tremendi di quanto potessero immaginare.

La nostra opinione

L’autrice di questa storia è una cara collaboratrice di Chili di Libri, grande lettrice e critica appassionata. Questo romanzo mi ha subito colpito per la delicatezza della penna dell’autrice. Ha un tratto lieve e sognante, dipinge atmosfere fantastiche con lievi pennellate.
Subito ci introduce in un mondo leggendario, arcaico e mitologico che, seguendo le tracce storiche tesse e intreccia storie di popoli antichi.
Ci sono due storie che si intrecciano sullo sfondo di un luoghi ancestrali e atmosfere surreali in questo che si può definire un “fantasy storico”: da un lato il popolo Huari riceve notizia dell’imminente attacco da parte degli Aymata, dalle zone limitrofe al lago titicaca, dall’altra ci sono i tre giovani Juki, Axa e Liù che si ritrovano dispersi sull’isola del Sole nello stesso lago.

Temono di incontrare i terribili mostri che infestano le isole e sono terrorizzati quando la profezia diviene realtà: un drago piumato che però non è buono come avevano immaginato, anzi. Infatti il mostro rapisce uno dei ragazzi e gli altri due si affrettano a correre al villaggio in cerca di aiuto. Da qui si dipartono le peripezie che coinvolgeranno gli abitanti del luogo, in particolare lo sciamano che cerca di salvare il suo popolo e i due ragazzi in cerca dell’amico rapito.
Questa storia dai toni fantastici ricorda i classici della tradizione, dove il viaggio dell’eroe assume un alto valore simbolico perché rappresenta il momento della sua crescita, ma contiene anche gli ingredienti del fantasy che colorano di magia questa realtà utopica.

Estratto:

“Juky e la sorella sapevano finalmente dove dirigersi. Il Quosat delle api aveva detto loro che il drago era volato verso Tiwanaku, quindi quella era la meta. 
Della città di pietra non conoscevano nulla se non le antiche leggende ascoltate intorno al fuoco della sera. Era a sud-est del lago, dietro le colline che delimitavano i pascoli orientali, aveva mura e case fatte di pietra ed i racconti degli anziani parlavano di grandi tesori celati al suo interno.”