Un prezioso francobollo rosso – Auguste Groner (Le Assassine)

Un prezioso francobollo rosso – Auguste Groner – Le Assassinetraduzione Fiorenza Doni

Finale decisamente non in linea con i canoni odierni, quello di Un prezioso francobollo rosso, e, proprio per questo, l’ho trovato super.

Spiazzante, per certi aspetti, e mi sono interrogata su che cosa sentissi a riguardo. Non tanto come lettrice, ma come persona.

Perché un finale così non c’è da nessuna parte, non tra i libri che ricordo, di sicuro non sarebbe accettato o ammesso per un giallo moderno. Non con quei toni.

E quello che mi ha fatta riflettere – e bada bene che ancora non ho capito come mi sento al riguardo e che cosa ne penso di preciso – è che io ero in linea con il sentire dell’autrice. Mi dispiaceva che proprio quella persona avesse ucciso qualcuno.

Il che vuol dire che l’autrice è stata bravissima a passarmi il suo punto di vista, che mi ha fatto simpatizzare con questa persona in maniera naturale. Non condivido le ragioni dell’omicidio, che mi sembrano assurde, ma io ragiono come una donna del 2022, però anch’io ho provato un po’ di condiscendenza nei suoi confronti.

E allora mi domando: si può provare un po’ di compassione per un assassino? Si può sperare che in fondo non gli vada troppo male? O sono sbagliata e dovrei pensare solo cose orribili?

Perché Un prezioso francobollo rosso è atipico per noi. Non ci sono colpi di scena. L’autrice mette tutte le carte in tavola. E chi indaga comunica al lettore, prima ancora che al colpevole, di aver scoperto chi è l’assassino.

Devo dire che è un libro particolare, molto piacevole e scorrevole, ma con queste caratteristiche che lo rendono, a mio parere, unico. Non c’è pathos, non c’è sospensione. C’è il descrivere ciò che avviene eppure coinvolgere il lettore.

Mi sono presa del tempo per scrivere queste righe, perché avrei voluto presentare Un prezioso francobollo rosso in maniera diversa, non parlare del finale. Eppure è proprio il finale che mi ha colpita più del resto e fatto definitivamente dire che questo è un bel libro, particolare, e che mi sento di consigliare. Anche perché vorrei che qualcun altro mi dicesse che cosa ne pensa, mi piacerebbe un confronto.

Le Edizioni Le Assassine si confermano segugi nello scovare perle del genere. Se non le conoscete e amate i gialli vintage (e non solo!) dovete assolutamente rimediare.

Come sempre una menzione speciale alla traduttrice: Fiorenza Doni, che ci ha permesso di leggere questo libro nella nostra lingua madre, senza nulla perdere dell’originale.