video recensione – Il sigillo degli Acquaviva

video recensione

Il sigillo degli Acquaviva

di Ornella Albanese

Leone Editore

Finito il blog tour, abbiamo preparato una sorpresa per Ornella Albanese, speriamo gradita.

Anno 1165, cattedrale di Otranto. Durante la cerimonia per il completamento del magnifico mosaico di Pantaleone da Casole, secondo la tradizione spetta all’operaio più giovane inserire l’ultima tessera, ma quel mosaicista è in realtà una donna: Sara dei Sassi, nascosta sotto abiti maschili per poter lavorare a quell’opera prodigiosa. Un saraceno dal passato oscuro, Yusuf Hanifa, uomo di scienza e temibile guerriero, aspetta che lei ponga l’ultima tessera e, finalmente, torni a essere donna per lui. Il destino, però, è in agguato e separa le loro strade. Yusuf viene caricato su una nave diretta a San Giovanni d’Acri, affinché torni nella sua terra, dove il padre è depositario di un incredibile segreto. Sara, invece, fa ritorno alla rocca della sua famiglia, in una valle ricca di feudi e dominata dal Gran Sasso. Qui, nel castello degli Acquaviva, ambizione e spregiudicatezza tessono trame ingannevoli e la verità è sempre difficile da rintracciare sotto le apparenze, ma l’arrivo di Yusuf Hanifa romperà tutti gli equilibri faticosamente raggiunti. Grazie al suo valore e alla sua acutezza, il moro giunto dal mare svelerà ogni cospirazione, ricomponendo un oscuro mosaico che mostrerà l’intera trama.

Ecco un estratto della nostra recensione, il testo integrale lo trovate qui.

Intorno a loro (Sara e Yusuf) si muovono altri personaggi, ognuno con le sue caratteristiche, desideri e ambizioni. Alcuni irrigiditi nei propri ruoli, altri più morbidi e flessibili, ma ognuno con la propria voce.

Non tutti sono come vorrebbero: c’è chi deve fingere per ruolo, chi per opportunità e chi, come Sara, perché non le è concesso essere se stessa. O come Zefiro, il giullare deforme, che tiene compagnia al gracile Costantino e a cui non è concesso essere triste, poiché deve tenere allegro il giovane amico. O ancora Yusuf stesso, che ha cambiato il proprio nome nel tentativo di prendere le distanze da un passato che gli appartiene più di quando vorrebbe ammettere. E Rainaldo il folle, uno dei migliori, che diventa il personaggio spaventoso e inquietante che gli altri si aspettano che sia.