Beatà Gioventù – di Vincenzo Galati (Oakmond Publishing)

Beata Gioventù
di Vincenzo Galati
Oakmond Publishing

Beata gioventù

di Vincenzo Galati

Oakmond Publishing

Dal sito dell’editore

Una commedia poliziesca saporita, avvincente e delittuosamente spassosa.

Protagonisti di questa storia ironica e fuori degli schemi un gruppo di strampalati amici, un po’ in là con gli anni ma con l’entusiasmo di ragazzini scatenati, alle prese con un’incredibile avventura. Tra una partita a carte e un cruciverba, i nostri s’imbattono in un omicidio e nel furto di una vecchia moneta di enorme valore. Capitanati dall’impavida Olga, gli arzilli vecchietti mettono in atto un ingegnoso piano che proverà a trasformarli in intrepidi giustizieri dai capelli d’argento. Ma sulla loro strada si presentano ostacoli e imprevisti di ogni tipo. Riuscirà la sgangherata banda di nonnetti a dipanare il bandolo della matassa?

Libri citati nel libro:

Recensione

Prima di uscire Olga deve finire il suo cruciverba, una volta fatto, potrà andare a far valutare una teiera. Le hanno detto che è preziosa e lei vorrebbe sapere quanto. In attesa dell’esperto incontra Anna, una sua amica del centro per anziani La Gabbianella. Anna ha con sé una moneta d’ora del 1864, di raro valore. Purtroppo per Olga la teiera è un falso. Ma il peggio lo scopre all’uscita: qualcuno ha ucciso la sua amica e rubato la moneta.

Inizia così una nuova avventura per Olga e i suoi amici. Dapprima ne coinvolge pochi, la cosa sembra facile. Deve solo individuare la persona e lei, che era lì con Anna, ha dei sospetti. Ha solo bisogno di vedere la moneta e poi il commissario Scassacasse farà il resto, con una regolare perquisizione per prendere la moneta, cui seguirà l’arresto del ladro assassino.

“Olga, lei è veramente matta.”

“Oh commissario, così mi lusinga, ma anche lei non scherza.” Sorrise e un secondo dopo era già sparita

Le cose però si complicano, non è così semplice come sembra e Olga si ritrova a dover mettere in atto un piano B, decisamente più estremo.

Saranno anche ottuagenari gli amici di Olga, ma in quanto a inventiva, spirito d’iniziativa e prontezza di riflessi, non sono secondi a nessuno. Anche quando le cose si mettono male, molto male, riescono a cavarsela. Con un po’ di fortuna e un po’ di conoscenza del mondo, sanno come volgere a loro favore le situazioni più disperate. Ogni personaggio ha la sua caratteristica, come Berta, che non si separa mai dalle sue buste di plastica e che fruga nei bidoni della rumenta alla ricerca di piccoli gioielli.

“Oltretutto la donna con le sporte di plastica continua a portarmi delle leccornie che raccoglie tra i rifiuti, tipo leccalecca e pezzetti di biscotti al cioccolato.”

Un poliziesco sui generis, in cui non è la vecchietta ad aiutare la polizia, ma il contrario. A tal punto che il commissario amico di Olga nemmeno se ne occupa del caso, fa tutto l’arzilla ultra settantenne.

Nonostante Olga dichiari di non amare il sarcasmo, il libro è molto ironico. Ci sono un morto e un assassino, che Olga scopre quasi subito; la cosa difficile però è incastrarlo, farlo confessare e restituire il maltolto. Ma i vecchietti non demordono, dalla loro hanno la conoscenza della natura umana e il desiderio di consegnare alla giustizia l’omicida della loro amica. Questa è un’occasione buona per trovare in se stessi risorse inaspettate e fare qualcosa di diverso, per uscire da La Gabbianella e svagarsi un po’. Il tutto in una Genova che si snoda tra carruggi e panchine vista mare.

Daniela

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