Cinque minuti prima della campanella
di Mariarosaria Conte
con illustrazioni di Simone Lisi
Ve la sentireste di fare un giro in elicottero con la giovane Dahlia? E di nascondervi nella casa sull’albero con Luigino? Di girare il mondo lavorando in un circo? Avreste paura dei mostri se mamma e papà vi lasciassero a casa soli soletti? E sareste in grado di salire sul trenino blu dei cugini Lamù, per raggiungere il Paese dell’Accoglienza, dove le persone sono sempre in compagnia? Cinque minuti prima della campanella è una raccolta di brevi racconti che si sviluppa su alcuni argomenti ricorrenti nella vita di ogni bambino: l’importanza della scuola, il valore dell’amicizia e della condivisione, la necessità di una sana e spontanea comunicazione in famiglia e il ruolo cruciale dei libri e della lettura nella strutturazione di un immaginario ricco e fantasioso. L’opera è rivolta anche agli adulti poiché, disseminati tra le righe, a loro sono rivolti sottili messaggi da decifrare, come il rischio di precipitare nel buco nero di una tecnologia alienante, il pericolo di dimenticare la priorità del ruolo genitoriale a causa di ritmi lavorativi sempre più pressanti, e il timore di non inculcare ai figli i giusti valori su cui edificare un’identità sana.
Recensione
Cinque minuti prima della campanella di Mariarosaria Conte è una raccolta di brevi racconti, poche pagine l’uno, che si possono leggere da soli o con i più piccoli.
Non so se l’autrice ne sia pienamente consapevole, anche se suppongo di sì, ma il fil rouge che io ho ritrovato in questa raccolta di racconti, è la necessità di condividere.
In diversi racconti si parla di interazione, di quanto sia più bello condividere i momenti importanti con gli altri, di come chi ci è vicino, contrariamente a quello che potremmo pensare, sappia cogliere l’importanza e la bellezza che vediamo noi negli avvenimenti. Di come, insieme, si possano rendere speciali cose “semplicemente” belle. Come testimoniano i cugini Lamù:
i piccoli Lamù non avevano più il trenino blu, ma si abbracciarono, contenti di non essere soli e di aver regalato, con generosità, la felicità a quanti a Natale sono costretti a soffrire, perché privi di compagnia.
Protagonisti indiscussi sono i bambini, con i loro desideri, i loro sogni e le loro paure.
Come scrive l’autrice nella prefazione:
trascorrere del tempo con i propri coetanei è più dura di quanto si possa immaginare, non ci si sente mai “giusti”, quasi sempre “sbagliati”; così, spesso, i piccoli provano una sensazione di solitudine tra i loro stessi amici.
Ci sono anche vizi e paure degli adulti: il tentativo di proteggere i propri cuccioli dai pericoli del mondo esterno, per poi rendersi conto che, a volte, il modo migliore di proteggerli è proprio lasciarli liberi di esplorare, di andare e di conoscere. Non tenere il guinzaglio troppo corto, ma permettere loro di trovare, letteralmente, la propria dimensione e il proprio mondo.
Il tutto è arricchito dalle semplici, belle e colorate immagini disegnate da Simone Lisi; una di queste la potete ammirare sulla copertina.
Daniela