Non guardare nell’abisso, squadra di lancio

Buongiorno a tutti,

oggi scrivo una “recensione” della mia esperienza.

Faccio parte della squadra di lancio che Massimo Polidoro ha creato per il suo nuovo romanzo/thriller Non guardare nell’abisso.

Ho chiesto di far parte della squadra soprattutto per questo: poterlo leggere in anteprima e scriverne qui.

Non posso fare spoiler, ovviamente, ma qualcosa ve la posso dire.

Non mi aspettavo di essere scelta e quando ho ricevuto la mail direttamente dall’autore, ne sono rimasta sorpresa, ma contenta. Mi aveva scelta veramente, nonostante la mia presentazione non fosse stata particolarmente brillante. Perché? Boh, non fa niente. Va bene così, mi sono detta, vediamo un po’ che cosa mi aspetta.

Poi ci ho ripensato, ho ricevuto altre sue mail e mi sono un po’ spaventata. Allora è una cosa seria! E adesso che cosa devo fare? Che cosa mi devo aspettare? Quanto devo partecipare? E se mi dessi alla macchia?

Con un misto di curiosità e di paura di farmi coinvolgere troppo, ho seguito diligentemente le istruzioni. Mi sono collegata all’ora stabilita e … surprise!, è una figata! Si può dire? Ci sono dei gruppi, io avevo stabilito di far parte di un solo gruppo, ho già troppi impegni, lavoro, famiglia, questo blog che forse non sembra, ma mi occupa un sacco di tempo… Ci mancava anche che partecipassi troppo attivamente a questa iniziativa! Un solo gruppo, mi raccomando, è fin troppo.

Ve lo devo dire? Mi sono iscritta a 3 gruppi.

Va be’, uno si iscrive, ma poi mica vuol dire che deve per forza essere super attivo in tutti e tre, magari ti puoi disiscrivere. E soprattutto, stai schiscia, non farti notare, parla poco, sii invisibile, diventa tutt’uno con la parete.

Sono intervenuta in tutte le discussioni.

Sì, come avrete capito sono una di parola, una che non cambia mai idea! Che riesce a mantenere le distanze. Sì, sì.

Però una cosa la so: non dirò più a me stessa non faccio questo o non faccio quest’altro, non per questa esperienza che mi ha già coinvolta più di quanto pensassi o volessi.

Che poi, diciamolo, che cos’ha di particolare? Non c’è niente, non stiamo facendo niente, eppure c’è tutto.

C’è l’entusiasmo, ci sono lettori appassionati, c’è un progetto che spetta a noi costruire, realizzare e portare avanti. Ci sono idee e tante, tante persone con cui condividere l’esperienza. E lui, Massimo Polidoro, è lì, gentile, disponibile, uno di noi. Perché non dovrebbe esserlo?, si potrebbe obiettare. Verissimo, ma non è da tutti. Non l’ho mai conosciuto di persona e spero di rimediare grazie a questa esperienza, ma se anche non fosse, è sempre bella la creazione di un progetto che piace. Confrontarsi, crescere insieme, realizzare cose piccole, che unite disegnano un mosaico complesso e multicolore, sapere di non essere soli, che altri pensano e provano le stesse tue emozioni. E poi leggere il suo libro.

Non vedo l’ora di potervi dire di più.

Stay tuned!