Noli me tangere – Andrea Camilleri

 

Noli me tangere

Sinossi (da Amazon libri):

Laura è giovane, bella e molto amata. Ha sposato un famoso scrittore che la venera, lei stessa scrive, va a teatro, è un’esperta storica dell’arte. È capace di concedersi emozioni intense con altri uomini, quando lo desidera, senza farsi travolgere dal senso di colpa. È generosa di sé e delle proprie ricchezze. Ma, in certi momenti, su di lei cala un cono d’ombra. “Ho il ghibli” dice, secondo l’immagine evocata da uno dei suoi amanti: perché davvero è come se si alzasse nel suo cuore il temibile vento del deserto, che la prostra e la costringe a giorni di reclusione durante i quali nessuno deve azzardarsi a toccarla. Poi torna la bonaccia, e Laura è di nuovo la donna volubile ma anche luminosa che tutti ammirano. Fino a che, una notte, Laura scompare. Incontrando chi l’ha conosciuta, il commissario Maurizi – uomo colto e fine indagatore dell’animo umano – capirà che di Laura, come di una divinità antica, ognuno ricorda un volto diverso. Al primo sguardo sembra una donna facile, che non vuole perdere una sola occasione. E invece le tracce che portano a lei sono quelle invisibili lasciate dalle domande che si è posta senza tregua, dalla tensione bruciante nascosta in ogni suo gesto… proprio come nel movimento dei corpi al centro dell’affresco del Beato Angelico che Laura stessa aveva saputo interpretare con una intuizione straordinaria, quello dedicato alle parole che Gesù dice a Maria Maddalena dopo essere risorto: Noli me tangere, non toccarmi.

Opinione:

Il romanzo di Camilleri, Noli me Tangere, è edito da Mondadori e si compone di circa 160 pagine.

Il titolo fa riferimento al celebre affresco del Beato Angelico a Firenze. La protagonista, Laura, avrebbe potuto essere un’eccellente ricercatrice se all’improvviso non avesse mollato tutto per assecondare la sua volubilità. Ma il titolo è anche il filo rosso che collega tutta l’indagine. È Laura che non vuole essere trattenuta o qualcuno la blocca contro la sua volontà? La soluzione è affidata al dottor Maurizi, alla sua sopraffina capacità investigativa e a tutti coloro che hanno conosciuto la protagonista.

Il maestro del poliziesco italiano ha una capacità di districarsi in vicende complesse e articolate, ma questo è un romanzo che differisce dal suo modo di scrivere. Lo spiega lui stesso nell’ultima pagina, perché l’intento non è quello di produrre un giallo o un thriller, quanto di comporre un profilo della protagonista attraverso gli occhi di chi la conosceva. È evidente dalle prime pagine che ogni personaggio ha una propria idea sul carattere della scomparsa e in tal senso la descrive all’investigatore. Ogni donna è un volto pieno di sfaccettature e controsensi. Laura, in “noli me tangere” non si sottrae a questa logica ma il commissario riesce lo stesso a dipanare il groviglio e tracciare un quadro completo e ordinato di quella donna. Il filo conduttore è che l’apparenza inganna. Ingannano gli indizi e le cose ovvie, i personaggi e gli affreschi. Dai numerosi riferimenti, il maestro Camilleri, senza autocelebrazioni, fa mostra della sua grande cultura che consentirà ai personaggi di contorno di aiutare le indagini fino alla soluzione del caso. Soluzione che è anche colpo di scena, come nei migliori polizieschi.

La scrittura scorrevole, i personaggi delineati a tutto tondo anche grazie alle inflessioni dialettali, il linguaggio colloquiale e i dialoghi scorrevoli sorprendono ancora una volta. La narrazione è priva di descrizioni, appaiono soltanto i dialoghi fra i personaggi e alcuni articoli di giornale. Il romanzo è davvero breve e si legge d’un fiato, ma non sarebbe dispiaciuto che l’immersione durasse più a lungo.

video recensione Noli me tangere