Graffio di Tessa Rosenfeld per Linea Edizioni

Una protagonista eccentrica ed esuberante che si muove fra Roma e il Salento, con grandi fragilità, cicatrici che emergono poco per volta e la rendono sempre più umana man mano che affonda le unghie nella conoscenza, sempre più in profondità.

Nikla è un personaggio assai complesso, una donna vincente per certi versi, bravissima a lavoro, fa l’agente immobiliare di immobili di lusso, ma odia profondamente i bambini capricciosi, a cui fa lo sgambetto, ma la sua professione la rappresenta soltanto esteriormente, dentro Nikla ha dei demoni da sconfiggere che probabilmente la portano a corazzarsi verso l’esterno.

Il cibo riveste un ruolo fondamentale. Il sintomo, la rappresentazione del suo malessere interiore, del suo male di vivere è la bulimia, non riesce a controllare le pulsioni, la rabbia, non sa gestirla e si graffia a sangue, quasi strappandosi la pelle.

Nikla ha un rapporto combattuto con l’amore. Trasferisce sui suoi rapporti con gli uomini i traumi infantili e le insicurezze che provengono dal difficile rapporto con la madre da cui si sente sempre giudicata e da cui non riesce mai a essere gratificata. Le sue storie d’amore iniziano come avventure piccanti nelle cui maglie di potere rimane imbrigliata, ad esempio il notaio Cesare, ma la vera svolta arriva con l’abuso fisico a cui non riesce a sottrarsi e che la spingerà a fuggire da Roma e dalle sue certezze.

Nikla è problematica e infelice, profondamente complessa e fragile, molto sola e forse non riesce a trovare la felicità perchè la cerca nei cuori sbagliati. Un cambio di prospettiva potrebbe finalmente sovvertire un destino che appare segnato.

Incipit

Tiggiano. Piazza Castello.
Tempaccio infetto, grandina. Pallottole dure quanto biglie s’infrangono nel collare mentre si precipita verso la porta.
Maledizione! Bisogna forzare la chiave due, tre volte perché giri nella toppa. Finalmente eccola nell’entrata, tinteggiata grigio ratto, di quelli che guazzano in una fogna.
Anche l’odore sa di fogna. Non proviene dal gabinetto in disuso, bensì dall’umido proverbiale che infesta le crepe visibili e non del basso Salento. Basico quando si tratta di servizi. Nemmeno quello stronzo di geometra ci pensa a
porvi rimedio.
«E allora?» rispose, inamovibile quanto un lago svizzero, quando lo chiamò per chiedere ragguagli sui bagni inagibili del pianterreno.
«Eventualmente, tra qualche giorno, ci porto il diluente giusto che pulisce il fondo.»
Posa il borsone sulla cassapanca intarsiata di rondini in volo e accende l’interruttore. L’intero salone le si para dinanzi rischiarato da un bagliore accecante.
Eppure, impartendo ordini da Roma, aveva ripetutamente pregato l’elettricista di cambiare gradazione alle lampade. Tutte le lampade, inclusi i dodici punti luce che circondano la vasca situata in terrazzo.

Sinossi dal sito dell’editore: A parte la bravura come immobiliarista, Nikla Poggiardo è odiosa nell’insofferenza verso i bambini, autolesionista nell’ingozzarsi fino al vomito, inadeguata nella scelta scellerata del compagno di vita, il plurimaritato notaio Cesare de Nistris, con il quale intrattiene rapporti intimi, dapprima incandescenti, poi via via sempre più degradanti. Vittima di un abuso che la lascia tramortita, fugge da Roma verso il Salento.
Ma anche qui, nella terra natia, i demoni che la perseguitano non le danno tregua. Dopo svariate peripezie, sarà l’avventura con un uomo rozzo e volgare a segnare per Nikla un prima e un dopo, lasciandola alla deriva con un regalo avvelenato. Qualcosa di così inaspettato da costringerla a ribaltare, tra rabbia e sbalordimenti, l’intera sua esistenza.

L’autrice (dal sito dell’editore): Tessa Rosenfeld nasce a Santa Monica, da padre americano e madre italo-russa. GRAFFIO, il suo primo romanzo è ambientato a Roma e nel Salento dove risiede con suo marito, Fabio Calenda, e due adoratissimi cani.