Le dee dentro la donna: 7 dee, 7 archetipi femminili
Artemide che va dritta all’obiettivo, come le sue frecce che centrano sempre il bersaglio, e che si circonda di ninfe e vive nei Boschi;
Atena, nata da Zeus, determinata, ma poco solidale con le donne;
Estia, dea del focolare, saggia, ha una parte di sé irraggiungibile a chiunque;
Demetra, dea delle messi, madre a cui è stata è stata rapita la figlia;
Persefone, figlia di Demetra e dea degli Inferi;
Era, moglie di Zeus, molto gelosa punisce le amanti del marito, più del marito stesso;
Afrodite, la dea più bella, sposa e amante, illumina ciò su cui il suo sguardo si posa.
Quante ne conoscete? E che cosa vi ricordate di loro, della loro storia?
Ammetto, io poco o niente. Era la ricordo come una bionda vestita di rosso col cappellino in testa che picchia uno Zeus basso, bruttarello, senza occhi (coperti dai capelli), mezzo nudo e un po’ tontolone.
Il resto è quasi nullo. Non ricordavo nemmeno il ratto di Proserpina (Persefone) e di sicuro non che avesse mangiato il melograno e avesse mentito alla madre. Che di sicuro non sapevo fosse Demetra, o Cerere per i Romani.
Eppure tutte noi abbiamo tutte e 7 le dee. In alcuni momenti di più che in altri, ma ognuna di noi può identificarsi in loro. Io per esempio mi sono rivista in Persefone ed Estia, Afrodite e Demetra, ma vorrei sviluppare Artemide, che sento di avere, ma a cui ho dato poco spazio. Preferisco pensare di non essere Era, perché, come detto, l’immagine che ho di lei non è delle migliori.
Ogni Dea ha la sua funzione e se impariamo a riconoscerle e attivarle, possiamo compiere grandi cose e realizzarci davvero, senza rinunciare a nessun aspetto di noi. Possiamo essere una madre amorevole e moglie fedele, e poi, in un altro periodo della nostra vita, una donna che ama l’arte e l’amore e starsene per i fatti suoi, senza sentirci contraddittorie o incoerenti. Possiamo decidere che viene prima la carriera e poi la famiglia o il contrario, oppure che una cosa esclude l’altra o, ancora, che non si addice a noi nessuna delle due.
Va tutto bene, se siamo in linea con noi stesse, se non tradiamo il nostro essere, quello vero. Gli archetipi servono a riconoscere in noi alcune caratteristiche, alcune spinte, desideri, ambizioni, conoscere gli archetipi ci aiuta a comprenderci. Gli archetipi sono una chiave di lettura di noi stesse e delle altre, dobbiamo sempre ricordarci che non definiscono noi stesse, ma possiamo utilizzarli per andare oltre, per fare chiarezza e realizzare i nostri sogni.
Le dee dentro la donna è un libro che consiglio a chiunque di voi voglia senta di essere una dea – e lo siamo tutte – ma non sappia ancora quale; a chi cerca d capirsi e ha bisogno di una chiave di lettura; a chi vuole fare chiarezza; a chi si ritrova a un bivio o in un periodo in cui non si riconosce più; un libro per ogni donna, perché tutte ci siamo sentite sbagliate e giuste, ma non sempre ne abbiamo capita la ragione.
Le dee dentro la donna è un libro che consiglio a chiunque voglia conoscersi un po’ meglio e accetti il fatto che dentro di noi ci sono personalità e ambizioni diverse, che emergono in momenti differenti della nostra vita. E che andiamo benissimo così.
Ringraziamo la casa editrice per la copia cartacea