Un principe per Agla – di Diletta Nicastro (M&L)

Un principe per Agla

di Diletta Nicastro

M & L

Dal sito dell’editore

Agla Zanin, 23 anni, è il micidiale opposto della Roma Nord Volley, studia Lingue, è bella come il sole ed ha una verve che incanta. La sua vita viene sconvolta dalla tragica scomparsa della sua migliore amica durante un viaggio in Irlanda. Con mille ricordi, il cuore in pezzi e una promessa che non sa se riuscirà a mantenere, si rifugia a Cortina per una festa di Capodanno in cui non c’è proprio nulla da festeggiare.

Stelvio Airoldi, 28 anni, di Lecco, è vice presidente della Airoldi Industrie Meccaniche. La crisi e losche trame ordite per strappare loro un innovativo brevetto, realizzato proprio da Stelvio, portano la storica azienda di famiglia sull’orlo del baratro. Gli Airoldi si trovano costretti a vendere l’amata casa di Cortina il più velocemente possibile e Stelvio parte il 30 dicembre per firmare con l’agenzia immobiliare.

Tre giorni appena, ma i cuori addolorati di Stelvio e Agla si incontrano, si parlano, si riconoscono. E nulla sarà più come prima.

Un viaggio nell’Italia di oggi (al ritmo delle hits degli anni ‘80), in cui la crisi non guarda in faccia nessuno, in cui gli amici si trasformano in conoscenti imbarazzati o in nemici giurati e in cui ci si ritrova privi del proprio passato e del proprio futuro.

Un’appassionante, infinita partita in un campionato sempre più difficile, tra giocatrici da domare, un capitano granitico e un allenatore dal passato oscuro, in cui la pallavolo e la sfida per la promozione in B1 diventano una metafora della vita, perché si può imparare più dalle sconfitte che dalle vittorie e perché, qualunque cosa accada, “nessuno può toglierti quello che hai ballato”…

Recensione

Amore e pallavolo, amicizia e lealtà. Questi sono i temi centrali del romanzo.

Agla e Stelvio stanno attraversando un momento doloroso della propria vita, devono affrontare una grossa perdita. Lei, la perdita di una delle sue migliori amiche, lui quella dell’azienda di famiglia da 3 generazioni. Non era solo un’impresa, era il suo mondo, la sua famiglia allargata, ciò in cui aveva creduto e per cui si era speso. E la perderà per colpa di un tradimento di una persona all’interno dell’azienda.

È l’ultimo dell’anno, ma non è certo il momento di festeggiare, per nessuno dei due. Due dolori che si trovano e si riconoscono. Non chiedono di essere consolati, ma viene loro spontaneo stare insieme, cercare la compagnia l’una dell’altro, perché sono gli unici che possano comprendersi, pur senza sapere, senza parlarsi.

La loro diventerà un’amicizia salda, al di là della distanza. E si scopriranno innamorati. Il tutto inframezzato dal campionato di pallavolo di Agla, la cui squadra lotta per salire dal B2 alla B1.

Dalla prefazione di Mauro Berruto (ex ct della Nazionale Italiana di pallavolo e bronzo a Londra 2012):

È una storia dove c’è tanta pallavolo, che (è proprio così) altro non è che una meravigliosa metafora della vita: da soli non serviamo a niente.

Ed è proprio così: se la squadra vince, vince perché i giocatori in campo giocano insieme, senza individualismi. Così nella vita: per superare il dolore o trovare una soluzione, la condivisione aiuta. Il sostegno dell’altro, anche se è solo in panchina, metaforicamente parlando, è fondamentale.

Non so come possa apparire questo libro a chi non piace la pallavolo, perché se ne parla molto. Ma credo che alla fine quello che emerge in maniera evidente, sia la passione per lo sport, per lo spirito di squadra, per quei momenti negli spogliatoi, più ancora che in campo, che cementificano i rapporti. Ed è come dice Berruto: la pallavolo come metafora della vita. Ognuno ha il suo ruolo. Si vince e si perde tutti insieme.

Oltre ad Agla e Stelvio ci sono altre storie, altre vite, altri sogni e speranze. Altri amori che nascono o finiscono. Insicurezza, paure, tutta la gamma delle emozioni che si possono provare nelle relazioni.

Cattiveria e invidia. Ma alla fine, almeno in questo romanzo, vincono i buoni e i buoni sentimenti

Daniela