“Vincenti” di Ilaria Brugnotti (Baldini+Castoldi)

Come mamma di una ginnasta, non posso rinunciare a leggere tutto quello che riguarda il meraviglioso mondo della ginnastica.

In quest’opera di Ilaria Brugnotti, giornalista che avevo già avuto modo di apprezzare per il precedente “Fai Tutto Bene”, ci sono storie incredibili che riguardano la ritmica, l’artistica, ma non soltanto da parte di chi è atleta, perché il successo della performance in gara dipende dal lavoro svolto in allenamento.

Ecco che sono importantissime anche le testimonianze di chi questi agonisti li ha preparati e motivati.

Compaiono nomi importanti: Alessia Maurelli, il capitano delle grintosissime Farfalle, la compagna di squadra Martina Centofanti, Alexandra Agiurgiugulese che è individualista di ginnastica ritmica per l’Italia e e ha staccato il pass per le prossime olimpiadi, ma anche la sua allenatrice Spela Dragas, l’ex ginnasta pluripremiata Julieta Cantaluppi e la direttrice tecnica della nazionale, Emanuela Maccarani.

Questa raccolta di storie e testimonianze è di grande pregio e importanza: chi fa sport sa che dietro la bellezza di un esercizio e la ricerca della perfezione in una performance che si gioca una medaglia in pochi minuti ci sono mesi di duro lavoro, di rinunce, di sacrifici. Lo sport è un modo di essere, una scelta di vita, una vera e propria filosofia che mette in comunicazione la mente e il corpo.

I benefici dello sport, a qualunque livello sia praticato, sono noti, ma forse non tutti conoscono cosa si nasconde dietro ai sorrisi di una ginnasta in pedana.

Lo sport aiuta a superare i limiti e le paure, le medaglie e le vittorie non sono tutto: una ginnasta può disperarsi per aver lasciato cadere un attrezzo durante l’esercizio anche se è arrivata prima, e ci sono quarti posti che valgono oro per aver tenuto la gara, aver portato a termine un esercizio senza sbavature, aver calcato una pedana importante, non essersi arresi dopo un infortunio o una incertezza.

Il libro si chiama “Vincenti”, ed è vero, le storie narrate sono tutte di atleti che “ce l’hanno fatta”, hanno tagliato traguardi importanti. Ma quel che più conta è che davanti alle difficoltà non si sono mai arresi.

Non sono le medaglie, le coppe la vera vittoria, ma è lo spirito con cui hanno affrontato ogni sfida, portando a casa il risultato, nonostante tutto.

Da madre conosco i timori, le ansie, la paura di non farcela, sento il cuore battere e vedo gli occhi terrorizzati prima di entrare in pedana.

Ma dietro mia figlia c’è sempre la sua coach, che la incoraggia, le dà un bacio e la spinge in pedana ed è allora che la vedo illuminarsi in volto, la mia bambina, gli occhi brillano, il sorriso si accende ed è pronta a eseguire il suo esercizio.

Questo libro lo stiamo leggendo insieme, perché è istruttivo e incoraggiante, insegna che nulla è impossibile se lo desideri davvero, come dimostrano le testimonianze delle fortissime Giorgia Greco e Greta Riccardi a cui l’amore per la ginnastica ha dato la forza di continuare a lottare.

Estratto:

E’ troppo scontato dire che la ginnastica sia la mia vita, perchè sembra una frase fatta. E’ qualcosa che mi completa, smuovendo la mia sensibilità. E’ un modo di essere. La ginnastica ritmica mi rappresenta.

(Julieta Cantaluppi)