Lo confesso, faccio un po’ fatica a recensire questo libro, non so bene da dove iniziare.
Mi è piaciuta molto la trama.
La protagonista, Aylena, dal mio punto di vista è ben riuscita. Un bel personaggio: dura, ma nemmeno troppo, le sue fragilità sono subito evidenti, anche se cerca di nasconderle.
Anche l’altro protagonista, Adrien, mi è piaciuto. Mi piace la sua umanità, il suo essere empatico, intuitivo e vulnerabile, nonostante le origini e l’addestramento.
Due personaggi molto umani, anche se siamo in un fantasy, in mezzo a specie che di umano, a volte, hanno ben poco.
Soprattutto mi è piaciuta molto la lotta tra bene e male, non solo tra le forze, tra i buoni e i cattivi. Ma la lotta che i protagonisti di questa romanzo, così come noi nella vita normale, devono affrontare. Certo, qui la lotta interna è un po’ più forte: quando senti di essere per metà mostro e per metà non sai bene che cosa, resistere al lato oscura diventa molto faticoso. Ma se cedi, se ti sporchi, senti che non potrai più guardarti allo specchio né andare avanti.
Un libro che ho letto con molto piacere.
Però, però, però…
…all’inizio ho fatto fatica: il punto di vista cambia di continuo. Esempio: lui racconta quello che pensa, breve scambio di battute, ti ritrovi a leggere quello che pensa lei. Non so se a metà libro semplicemente mi ci sono abituata o se invece non c’era più, ma all’inizio l’ho trovato molto fastidioso, perché ogni volta dovevo rileggere le ultime righe pensando di non aver capito quello che avevo letto.
Altra cosa che mi ha rallentata sono state le spiegazioni dei legami familiari e delle contaminazioni tra razze: ammetto di non aver capito bene come funziona fino quasi alla fine.
Al netto di quel paio di aspetti che mi hanno un po’ spiazzata, è un libro che consiglio senza dubbi agli amanti del fantasy.
Ringraziamo la casa editrice per la copia digitale