Che cos’è Donnafugata? Chi è il barone Corrado Arezzo De Spucches?
Si racconta lui stesso in questo bel libro di Costanza Di Quattro, edito da Baldini e Castoldi.
Donnafugata è il nome della villa dove Corrado ama andare, è il suo luogo sicuro, la sua comfort zone fisica, il suo rifugio.
L’ha abbellita e decorata a suo gusto, rendendola unica. Ha fatto costruire un labirinto, luogo meraviglioso dove perdersi e ritrovarsi. Dove si può imparare a perdersi e non disperarsi: c’è sempre l’uscita, bisogna solo stare calmi e cercarla.
Al suo ingresso, difatti c’è la scritta: solo chi sa perdersi sa trovare la strada giusta.
E lui, Corrado, sembra non perdersi mai. A vederlo da fuori non si direbbe che abbia anche lui i suoi dubbi, le sue incertezza. Guida la famiglia e l’azienda con il piglio sicuro di chi sa quello che fa. Con l’umanità e la compassione di chi non ha bisogno di dimostrare niente, perché sa di valere.
Corrado è una di quelle rare persone che rendono migliore chi sta loro attorno. E la prosa della Di Quattro è dolce e incisiva. Non so perché associo questo libro alla stazione di Quarto (Genova) dove andavo da ragazza. Mia cugina abitava lì vicino e io passavo qualche settimana d’estate da loro. Associo questo libro a quella cartolina che mi è rimasta impressa: da una parte il sole e il mare, dall’altra la stazione, luogo non altrettanto poetico, anzi.
Ecco, direi che questo libro è come quell’immagine: a seconda di dove volgi lo sguardo puoi vedere il mare, la spiaggia, i gabbiani, il sole, dall’altra una costruzione piuttosto triste, ma comunque importante. Possiamo restare ad ammirare le cose belle, ed è giusto farlo, ma non possiamo dimenticare che ci sono anche dolori e distacchi.
La vita del protagonista non è stata priva di sofferenze, ma è sempre riuscito a non farsi sopraffare, a mantenere un certo equilibrio e una certa dignità. Almeno all’apparenza.
Amico anche dei più poveri, ha un senso di giustizia raro e cerca di migliorare il mondo intorno a lui, non vuole che i più deboli soffrano.
Un libro bello, scorrevole, interessante, tenero e amaro. Un libro che parla di vita.
Nessuno merita di vivere distrattamente, sai?
Ringraziamo la casa editrice per la copia cartacea
trovo anche questa recensione dolce e incisiva! che bella!