Fannie Flagg, Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop (Rizzoli)

Fannie Flagg, Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop (Rizzoli)
Fannie Flagg, Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop (Rizzoli)

1929, Alabama: nel profondo Sud degli Stati Uniti, quello della segregazione razziale e del Ku Klux Klan c’è un villaggio chiamato Whistle Stop. Non ha nulla di particolare, se non fosse per la fermata del treno e per il barbecue più buono della zona.

La Grande Depressione, come un treno merci, porta con sè un carico di poveri e vagabondi che al Café di Whistle Stop troveranno sempre una tazza fumante di caffè e un piatto caldo ad attenderli. Qui nasceranno delle amicizie destinate a durare per sempre.

Perché le proprietarie del locale, Idgie Threadgoode e Ruth Jamison, sono due donne eccezionali: la prima é un vero maschiaccio, capace di tener testa ai peggiori farabutti della zona e di cavare del miele dal favo delle api a mani nude. La seconda, bellissima, è la donna più dolce che Idgie abbia mai incontrato e madre di Buddy Jr. Un bambino che le due donne cresceranno insieme.

Sí, perché oltre ad essere socie, Idgie e Ruth si amano. Assieme al piccolo Buddy formano una famiglia a tutti gli effetti e nessuno a Whistle stop ha mai fatto una piega su questo fatto.

A svelarci i segreti che ruotano attorno al locale famoso soprattutto per i pomodori verdi fritti (la cui ricetta viene rivelata a fine romanzo!), è l’ottuagenaria Ninny Threadgoode, sorella di Idgie, che ormai vedova vive in una casa di riposo. Qui conosce una donna di mezza età che sembra aver perso la voglia di vivere, Evelyn Couch.

Settimana dopo settimana, Evelyn approfitta della visita obbligatoria alla detestata suocera per chiacchierare piuttosto con la vecchia Ninny. Mentre quest’ultima le racconta dell’amicizia, dell’amore e della gioia di vivere che si irradiavano da quel ristorante, Evelyn riscopre il senso della vita.

Ci sono pagine che fanno letteralmente sbellicare dalle risate e vorresti che il libro non finisse mai: c’è un’ironia di fondo che a mio avviso è la vera misura della grande intelligenza dell’autrice.

La buona notizia è che il romanzo del 1987, divenuto un cult anche grazie al film con Kathy Bates, finalmente ha un sequel: Fannie Flagg ha appena pubblicato “Ritorno a Whistle Stop” (uscito in Italia sempre per la Rizzoli) che stavolta avrà per protagonista l’ottantenne Buddy Jr e i ricordi della sua infanzia in Alabama.

Denise Bonanno